Isis, lo jihadista ha “beffato” gli 007 per ben due volte

Il giovane Abu Saeed al-Britani nel gennaio 2014 si chiamava Omar Hussain, abitava alla periferia di Londra e lavorava in un centro commerciale. Per due volte era sfuggito all'arresto, per insufficienza di prove era stato rilasciato

Isis, lo jihadista ha “beffato” gli 007 per ben due volte

E’ apparso in un filmato lo jihadista Abu Saeed al-Britani, 27 anni, e addirittura a volto scoperto, lanciando una sfida aperta a Londra e al primo ministro Cameron, incitando anche i suoi concittadini a combattere per l’Isis. Una brutta vicenda per gli investigatori inglesi che per due anni hanno fatto indagini e ricerche per tentare di scoprire il volto del principale indiziato colpevole di questi orrori, e ha fatto numerose perquisizioni senza riuscire a incastrarlo. La “Stampa” riporta la notizia che il giovane, fino al mese di gennaio del 2014, che adesso si chiama Abu Saeed Al Britani, era conosciuto ancora con il suo vero nome, Omar Hussain, e lavorava in un centro commerciale situato a High Wycombe, una cittadina che si trova a nordovest di Londra, abitata da centomila abitanti e che comprende anche ben sei moschee.

Il giovane non era proprio un ragazzo come gli altri, anche se andava a pregare alla moschea di Totteridge, frequentava gruppi salafiti, ma non nascondeva un profondo radicalismo nei confronti degli eventi e della società. Infatti, pian piano il suo atteggiamento e le sue reazioni in diverse occasioni hanno attirato l’attenzione dell’intelligence e della polizia locale. E’ nel giugno del 2013 che le attenzioni si focalizzano su Omar Hussain, quando, mentre si trova all’aeroporto di Heathrow, con in mano un biglietto per il Pakistan, viene fermato dalla polizia.

Salta il decollo perché il ragazzo, dopo varie indagini, è sospettato di voler far parte dei salafiti siriani. Un sospetto che porta la polizia ad eseguire delle perquisizioni nella sua abitazione di High Wycombe, per ben due volte nel giro di una settimana. Purtroppo le accuse non erano così forti da tenerlo in stato di fermo, e Omar è stato liberato per la seconda volta. Il ragazzo fugge definitivamente a gennaio di quest’anno, e dice alla madre: “Vado a pregare in moschea”. Da allora la madre non l’ha più visto, e anche per la donna è stato uno shock quando ha riconosciuto il figlio nel video in cui minaccia Cameron e la sua nazione mentre imbraccia un Ak-47. Per due volte sfuggito all’arresto, adesso è complice dell’Isis, e semina orrore e paura attraverso parole e gesti da brivido.

Continua a leggere su Fidelity News