Sembrava che il Regno Unito si fosse messo alle spalle il periodo più buio dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Covid-19. Sembrava appunto, perché in queste ultime settimane pare confermata una tendenza all’aumento dei casi, i quali sarebbero dovuti alla circolazione della variante Delta, così viene soprannominata oggi la variante indiana dagli esperti. In una settimana i nuovi casi giornalieri sono aumentati del 90%, un’impennata che non si aveva dallo scorso mese di marzo.
Soltanto ieri le autorità sanitarie avevano registrato 5.683 nuovi casi e un decesso, mentre nelle ultime 24 ore i morti sono stati 13 e i nuovi casi 6.048. Nella giornata appena trascorsa è stato eseguito comunque un milione di tamponi. Al momento negli ospedali del Regno Unito sono ricoverate 954 persone a causa del Sars-CoV-2. La campagna vaccinale continua spedita nella terra di “Sua Maestà”, ma la guardia resta davvero altissima.
A rischio le riaperture previste
Il Premier Boris Johnson sta tenendo la situazione sotto stretto controllo, e non esclude che il programma di riaperture previsto per il 21 giugno possa subire un rallentamento di almeno un paio di settimane. La decisione sarà presa nei prossimi giorni, molto probabilmente lunedì prossimo, quando le autorità sanitarie avranno più chiara l’incidenza dei nuovi casi settimanali.
I vaccini comunque frenano ricoveri e morti. Tra due settimane le restrizioni anti Covid dovrebbero essere revocate del tutto, ma appunto, visto l’aumento dei contagi non è detto che il Governo non voglia utilizzare la linea della prudenza e rinviare il tutto. Il Times, secondo quanto riferisce la Rai, ha riportato le dichiarazioni di una fonte dell’Esecutivo britannico, che si dice molto preoccupata per “il tasso di trasmissione di nuovi ceppi di coronavirus, come la variante indiana”. Secondo questa fonte i vaccini non fornirebbero una protezione al 100% contro tale tipo di mutazione.
E la variante indiana nel Regno Unito galoppa, in quanto sono stati già riscontrati 12.383 casi di contagio provocati da questa mutazione. Di queste 126 hanno subito un ricovero in ospedale. Tra l’altro, e questo è il dato che fa riflettere, 28 di loro avevano ricevuto una dose di vaccino e tre persone avevano completato il ciclo di vaccinazione con entrambe le dosi.