Covid-19, a spaventare è la nuova variante del Vietnam che si diffonde velocemente nell’aria

Arriva dal Vietnam l’ultimo allarme per una mutazione del Covid-19 che il ministro della Salute Nguyen Thanh Long ha definito un mix tra la variante indiana e quella inglese. A preoccupare è la sua rapida capacità di diffondersi nell’aria.

Covid-19, a spaventare è la nuova variante del Vietnam che si diffonde velocemente nell’aria

Quella individuata in Vietnam è l’ultima mutazione del Covid-19 destinata ad allarmare il mondo intero. Il paese asiatico, fino ad oggi considerato un esempio nella lotta al Coronavirus, nelle ultime settimane ha conosciuto un rapido aumento dei casi di positività che ha costretto le autorità sanitarie ad intervenire senza indugio.

Con una campagna vaccinale che procede a rilento, le attenzioni dei sanitari si sono rivolte su Ho Chi Minh, la città più popolosa del paese dove si è rapidamente sviluppato un pericoloso focolaio di infezioni. L’Istituto nazionale di Igiene ed Epidemiologia, dopo le opportune verifiche del caso, ha così individuato un’inedita variante che ha colpito diversi pazienti risultati positivi al Covid-19. 

La mutazione sconosciuta che al momento non ha ancora un nome, secondo il ministro della Salute vietnamita Nguyen Thanh Long è un pericoloso ibrido nato a seguito della combinazione del ceppo indiano con quello inglese. Ma a spaventare è soprattutto la sua rapida capacità di diffondersi per via aerea. Come noto, all’aperto il rischio contagio sarebbe molto basso, ma la mutazione individuata in Vietnam ha dimostrato un’apprezzabile e non sottovalutabile capacità di trasmettersi nell’aria.

Nella città posta sulla riva occidentale del fiume Saigon, si è quindi disposto di introdurre una serie di restrizioni volte a contenere la diffusione della variante. Oltre ad aver previsto norme più restringenti in fatto di distanziamento fisico, è stata imposta la chiusura di negozi e ristoranti per almeno 15 giorni.

Dopo aver annullato tutti gli eventi pubblici che prevedono la partecipazione di più di 10 persone, sono state sospese anche le funzioni religiose. A quanto pare, la maggior parte dei contagi oggetto di approfondimento è stato individuato tra i fedeli di una comunità cristiana della città la cui area metropolitana conta circa 13 milioni di abitanti. Per precauzione si è predisposto un repentino screening di massa tra coloro che abitano nelle vicinanze, tutte persone che dopo i test sono state poste in quarantena.

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