Incredibile episodio nel tardo pomeriggio di ieri sulla superstrada che collega Lecce a Brindisi, dove un’Audi A3 di colore nero non si è fermata all’alt imposto da una pattuglia della Polizia di Stato. Tutto è cominciato nei pressi di Lecce, quando la volante dell’equipaggio Prevenzione Crimine del capoluogo salentino ha intercettato l’auto che percorreva la superstrada in direzione della città salentina. A questo punto, sia con dispositivi acustici che luminosi, i militari hanno intimato al conducente di fermarsi.
Quest’ultimo, invece di rispettare gli ordini, ha pigiato sull’acceleratore dileguandosi a forte velocità. Da lì è nato l’inseguimento. I malviventi hanno poi cambiato corsia dirigendosi a nord, verso Brindisi. Nel corso dell’inseguimento i banditi hanno più volte tentato di speronare l’auto dei poliziotti, senza riuscirci fortunatamente. Nel frattempo era stata allertata di quanto stesse succedendo la sala operativa della Questura di Brindisi, che ha inviato sul posto alcune volanti.
L’incidente a Tuturano
A questo punto, una volta giunti nei pressi dello svincolo per Tuturano, i banditi hanno preso l’uscita in direzione della frazione brindisina, ma non hanno potuto evitare l’impatto con un furgone, a bordo del quale viaggiavano tre persone. Queste ultime sono rimaste ferite e immediatamente soccorse dal personale del 118 e dai Vigili del Fuoco.
Il conducente dell’Auto, un barese di 46 anni, è stato arrestato, insieme ad un altro occupante dell’Audi, un 54enne originario sempre del capoluogo pugliese, Bari appunto. A bordo dell’Audi c’erano altre due persone, che sono riuscite a fuggire nelle campagne circostanti e attualmente sono ricercate dalla Polizia.
L’auto è stata sottoposta a perquisizione. Nel cofano posteriore sono stati trovati arnesi adatti allo scasso. La Polizia comunica che sono stati trovati i seguenti oggetti: un sollevatore idraulico a carrello in metallo con portata di 2 tonnellate; un flessibile; tre dischi per flessibile; una prolunga di circa 10 metri; una corda di circa 8 metri con ad una estremità inserito un moschettone in acciaio; un nastro isolante; un piede di porco di circa 45 cm; un piede di porco di circa 30 cm; due cacciaviti a taglio di circa 40 cm.; un cacciavite a taglio di circa 30 cm; un cacciavite a croce di circa 18 cm; tre walkytalkie; un navigatore satellitare marca Tom Tom.
Nelle prossime ore potranno sicuramente conoscersi ulteriori dettagli sull’operazione di polizia portata avanti in queste ore in Puglia. I due indagati devono rispondere dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, detenzione di arnesi atti allo scasso, lesioni e omissione di soccorso, questo perché appunto non si sono fermati ad aiutare le persone coinvolte nel sinistro provocato durante la fuga.