Verbania, il bimbo sopravvissuto al dramma del Mottarone protetto dall’abbraccio del padre

Si tratta del bambino di 5 anni, Eitan, di origini israeliane. L'infante, durante lo schianto della cabina, ha perso i genitori, i nonni e il fratellino. Molto probabilmente si è salvato in quanto il padre lo ha abbracciato forte durante il volo di 15 metri.

Verbania, il bimbo sopravvissuto al dramma del Mottarone protetto dall’abbraccio del padre

Potrebbe essere stato un abbraccio forte del padre a salvare dalla morte il piccolo bambino di 5 anni, Eitan, l’unico sopravvissuto della tragedia del Mottarone. Nella giornata di ieri, infatti, 14 persone hanno perso la vita durante il crollo di una cabina della funivia che collegava la montagna con il lago di Stresa. Il piccolo ha un grave trauma cranico, inoltre ha riportato numerose fratture alle braccia e alle gambe. Eitan è stato operato e adesso è sedato. Al momento il bimbo è intubato. 

Nelle prossime ore sarà sottoposto ad una risonanza magnetica per verificare le condizioni di salute del cervello. Il piccolo si trova ricoverato presso l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. La sua prognosi resta riservata, ma nel frattempo i medici si stanno chiedendo come abbia fatto a sopravvivere il piccolo. L’ipotesi che si sta facendo strada tra i sanitari è che il bambino sia stato appunto protetto dall’abbraccio dell’adulto, che forse in un ultimo, disperato tentativo, ha tentato di salvare la vita al figlio. 

Il gesto d’amore del padre

Quello del padre di Eitan è stato quindi l’ultimo, grande gesto d’amore nei confronti del figlioletto. Il bimbo, quando è stato estratto dalla cabina pare fosse ancora cosciente, e avrebbe chiesto ai soccorritori dove si trovassero la madre e i suoi famigliari. Tutti loro sono deceduti sul colpo, così come le altre vittime. 

Il padre di Eitan, anche lui di origine israeliana, era di corporatura abbastanza robusta, e questo potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale nella protezione del bimbo. “Per ora è presto per dire se ci siano danni permanenti”– così hanno spiegato i medici del Regina Margherita che stanno seguendo costantemente il bimbo. 

Giorgio Ivani, direttore della rianimazione del Regina Margherita, ha spiegato che per ora il bambino è sedato e addormentato. Eitan viveva a Pavia da molti anni con i suoi famigliari: ieri, tutti loro, avevano deciso di trascorrere una giornata sul Mottarone, dopo mesi di restrizioni anti Covid che hanno paralizzato il Paese.

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