Londra, sparano in testa a una attivista del Black Lives Matter: grave

Una giovane attivista del movimento Black Lives Matter versa in condizioni gravissime, in seguito a uno sparo alla testa. La polizia è alla ricerca dei responsabili di questa sparatoria.

Londra, sparano in testa a una attivista del Black Lives Matter: grave

Il Black Lives Matter è un movimento nato in seguito all’uccisione di John Floyd, il ragazzo americano malmenato dalla polizia che ne ha causato la morte. Da quel momento, in tutto il mondo, si sono alzate le proteste per difendere le persone di colore e porre una fine a tutto ciò. Alcune volte, le proteste sono molto aggressive al punto che qualcuno rischia di rimetterci la vita. Proprio come è successo a una giovane mamma di Londra che, in seguito a un colpo in testa, ora versa in condizioni gravissime

Sasha Johnson è una giovane di 20 anni, mamma di tre bambini che giace in condizioni gravissime in un letto d’ospedale di Londra dopo che qualcuno, nella giornata di domenica 23 maggio, le ha sparato alla testa. Un colpo alla testa che sicuramente è frutto di minacce di morte che la giovane ha ricevuto nei giorni scorsi. 

Il fatto è denunciato dagli attivisti del partito Taking the Initiative, che lottano per l’uguaglianza sociale e i diritti civili e ha avuto luogo a Southark, un quartiere a sud della capitale inglese. In base a quanto si apprende, Sasha è sempre molto attiva dal momento che combatte per la gente nera, i loro diritti.

Da quando è successa la sparatoria ai suoi danni, la polizia sta indagando e facendo tutte le indagini del caso in modo da capire cosa sia realmente successo. Nella figura dell’ispettore capo, Jimi Tele, come riportato da Sky News, invita i residenti della zona a controllare le telecamere e i campanelli d’allarme in modo da capire se ci siano degli indizi per rintracciare i responsabili. 

La polizia ha diramato il seguente comunicato in modo da risolvere la situazione al più presto possibile: “Speriamo tutti che le sue condizioni migliorino. La nostra indagine è ai primi passi e stiamo cercando di capire le circostanze”

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