Stava lavorando nell’azienda alimentare per la quale era impiegato, quando all’improvviso un barattolo pieno di mangimi per animali, pesante diversi quintali è caduto travolgendo un operaio di 37 anni. Per Andrea Recchia, questo il nome della vittima, non vi è stato nulla da fare. Inutili sono stati i soccorsi, tempestivi, degli uomini del 118. Erano troppo gravi le ferite riportate. L’uomo è rimasto praticamente schiacciato dal pesante oggetto. Il dramma si è verificato nella serata di ieri 6 maggio a Sorbolo, in provincia di Parma.
Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, che hanno provveduto a mettere l’area dell’incidente sotto sequestro penale preventivo, questo al fine di svolgere i dovuti accertamenti. Recchia era originario della Basilicata, precisamente di Montalbano Jonico, località della provincia di Matera. Stava lavorando come ogni giorno all’interno della fabbrica quando all’improvviso si è verificata la disgrazia. Sul caso ci si sono ancora le dovute indagini.
L’ennesima tragedia sul lavoro
Quella accaduta nel parmense è l’ennesima tragedia sul lavoro che si verifica in questi giorni. Al momento non sono note ancora le cause che hanno provocato la caduta del grosso barattolo. Per motivi di privacy, e anche per la delicatezza della vicenda, il nome dell’azienda non è stato resto noto. Gli inquirenti stanno provvedendo ad accertare eventuali responsabilità.
La morte di Andrea Recchia si aggiunge a quella, tragica, della 22enne Luana D’Orazio, deceduta il 3 maggio scorso mentre lavorava in una fabbrica tessile a Oste di Montemurlo, in provincia di Prato. Nella giornata di oggi un contadino è rimasto invece ucciso, travolto da una balla di fieno pesante 400 chili in un maso dell’Alto Adige, dove stava lavorando.
La lista delle morti sul lavoro è davvero molto lunga, e si pensa che ogni giorno in Italia perdano la vita almeno 3 persone mentre sono impiegate sul posto in cui lavorano. Secondo quanto riferisce SkyTg24, nei primi tre mesi del 2021 infatti all’Inail sono arrivate 185 denunce di infortunio mortale, ben 19 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.