Strage in Germania, 4 disabili uccisi in una clinica: arrestata impiegata della struttura

Quattro disabili sono stati uccisi ed uno ferito gravemente in una clinica della città tedesca di Potsdam. La sospettata, tratta in arresto, è una 51enne impiegata della struttura.

Strage in Germania, 4 disabili uccisi in una clinica: arrestata impiegata della struttura

Una storia orribile, di quelle che non si vorrebbero mai raccontare e in cui le vittime, come spesso avviene sono i fragili. Si tratta del crimine più grave consumatosi nella città di Potsdam, in Germania, da decenni a questa parte.

Intorno alle 21:00 di ieri sera, secondo quanto riferito da un portavoce della polizia di Brandeburgo, gli agenti sono intervenuti in una clinica per disabili dopo il ritrovamento, da parte di alcuni infermieri, dei cadaveri di 4 ospiti della struttura e di un ospite gravemente ferito.

L’arresto della sospettata

Il portavoce della polizia, Thorsten Herbst, ha dichiarato all’Associated Press che le vittime mostrano segni di significativa violenza esterna e per questa strage è stata arrestata una donna 51enne, fortemente sospettata dell’uccisione. Si tratta di un‘impiegata della struttura di cui, al momento, non sono note le generalità.

I corpi senza vita dei 4 ospiti della clinica, tutte persone con gravissime disabilità che stavano seguendo un complesso percorso di cura e riabilitazione, sono stati rinvenuti in stanze diverse di un’area della clinica di recente costruzione, specializzata nella riabilitazione dei disabili. Secondo quanto riferito dallo Spiegel, la donna avrebbe confessato la strage, di cui non è noto il movente, ieri sera, ad alcuni conoscenti, che avrebbero immediatamente dato l’allarme.

Cosa sia accaduto all’interno della clinica sarà tutto oggetto di un’accurata indagine per provare a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e soprattutto cosa abbia innescato la miccia che ha portato all’uccisione. Un disabile, lo sappiamo, già quotidianamente deve lottare per affermare i diritti minimi.

Un disabile, nel corso dei vari eventi di cronaca succedutisi nel tempo, è stato vittima di abusi, maltrattamenti, aggressioni, rivelatesi spesso fatali ma ora è doveroso abbattere il muro di omertà e silenzio, puntando sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione, affinchè i disabili non vengano emarginati e relegati ma inseriti perfettamente nella società “civile”, in tutti i luoghi di aggregazione sociale.

Continua a leggere su Fidelity News