A San Marino da ieri 26 aprile non esiste più il coprifuoco. Nella Serenissima Repubblica, al confine con l’Emilia-Romagna, l’emergenza Covid-19 è quasi superata, questo anche grazie ad una campagna vaccinale eseguita a tappeto. Già da oggi giorni il Governo sanmarinese distribuirà il certificato vaccinale a chi ha completato il ciclo di vaccinazione o a chi è guarito dal Covid-19. Restano ancora in vigore il divieto di assembramento e l’obbligo di usare la mascherina, che va tenuta sempre nei locali chiusi (tranne quando si mangia e beve) e all’aperto in presenza di altre persone.
Questi sono gli unici due obblighi che la popolazione del Titano dovrà rispettare molto probabilmente fino alla fine della pandemia. L’Esecutivo sanmarinese in questi mesi ha attuato una grande campagna vaccinale di massa, utilizzando soprattutto i vaccini di Pfizer e il russo Sputnik V. San Marino sta dando l’opportunità di vaccinarsi anche ai più giovani, agli studenti e agli under 40, questo in modo da coprire quante più fasce di popolazione possibile.
Si guarda all’estate con ottimismo
A questo punto l’Esecutivo locale sta pensando a come organizzare al meglio la prossima estate. Sono al vaglio nuovi protocolli di sicurezza per far riaprire le discoteche, almeno all’aperto. Il clima di normalità che si respira a San Marino potrebbe anche attirare persone da tutta Italia e dalla vicina Emilia-Romagna, per cui ciò potrebbe fare la differenza in termini di presenze.
Visto che le restrizioni sul territorio italiano dovrebbero continuare per buona parte dell’estate, incluso il coprifuoco, la Serenissima potrebbe beneficiare di turisti provenienti sia dal nostro Paese che da altre nazioni. L’attenzione comunque sarà massima, e le autorità del Titano continueranno ad eseguire controlli capillari.
I samarinesi, quindi, possono tirare un respiro di sollievo dopo mesi di restrizioni. Anche il piccolo Paese è stato colpito dal Covid, e ci sono stati diversi focolai. Nella giornata di ieri 26 aprile non si sono registrati nuovi casi di contagio, a quota zero anche i decessi a causa del Sars-CoV-2. Nella vicina e confinante Italia, invece, la situazione continua ad essere seria su buona parte del territorio nazionale.