Calabria, assembramento in un bar: i carabinieri multano i poliziotti

La vicenda quanto meno curiosa è accaduta a Corigliano-Rossano, un paesino in provincia di Cosenza dove dei tutori della legge hanno multato altri tutori della legge

Calabria, assembramento in un bar: i carabinieri multano i poliziotti

Quando successo ieri a Corigliano-Rossano, un centro di 70mila abitanti in provincia di Cosenza, Calabria, ha davvero dell’incredibile. Una pattuglia di carabinieri è entrata in un locale (un bar-caffetteria) e ha multato un’altra pattuglia, questa volta di poliziotti, che si trovava lì non per lavoro, bensì per fare una pausa caffè ignorando bellamente la normativa anti-Covid.

Ma cosa sono andate realmente le cose? A raccontarlo non solo alcuni testimoni, ma anche i verbali che parlano chiaro, segnalando un episodio davvero unico nel suo genere. I fatti si sono svolti nella mattinata di domenica 25 aprile, una giornata di festa per i comuni mortali, ma non di certo per le forze dell’ordine.

Carabinieri multano i poliziotti indisciplinati: la storia viene dalla Calabria

E così una pattuglia di carabinieri in servizio a un certo punto ha deciso di fare una veloce pausa davanti a un bar. Gli agenti volevano prendere un caffé da asporto e consumarlo fuori, vicino alla volante, come prevedono le regole anti-Covid in vigore in Calabria. La regione, infatti, era arancione e non era possibile consumare cibi o bevande all’interno dei locali pubblici.

E invece, non appena entrati nel bar, i due carabinieri hanno notato qualcosa di anomalo. C’era parecchia gente accalcata in prossimità del bancone, e nessuno dei presenti indossava le mascherine o manteneva la necessaria distanza interpersonale. Né i gestori e i camerieri sembravano avere nulla in contrario. Nel gruppo, c’erano anche diversi poliziotti facenti parte del commissariato cittadino.

Alcuni erano in abiti borghesi, nel loro giorno libero, altri erano addirittura in servizio e dunque indossavano la divisa con cui avrebbero dovuto far rispettare la legge. E così i carabinieri hanno fatto l’unica cosa possibile: hanno multato tutti, compresi i colleghi e un dirigente della sanità locale che stava bevendo un caffè con loro, predisponendo la chiusura immediata del locale.

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