Si torna purtroppo a parlare di violenza contro i disabili. Stavolta le agghiaccianti violenze e torture sono avvenute in Sicilia, a Licata, dove alcuni ragazzini di 14 anni hanno seviziato, insieme ad alcune persone maggiorenni, tre disabili. Poi riprendevano le scene facendo dei video con i loro telefoni cellulari.
Nonostante gli aggressori avessero cancellato le registrazioni e i video incriminanti, gli investigatori sono riusciti a recuperarli. Per i 14enni è stato quindi disposto un provvedimento di trasferimento in comunità. Anche se sono risultati incensurati, la gravità dei fatti commessi ha dimostrato la loro pericolosità, che preoccupa anche e soprattutto in considerazione della loro giovane età.
Tra i video raccapriccianti ritrovati dagli uomini delle forze dell’ordine, ce ne è uno che ha sconvolto anche i Carabinieri, che abitualmente sono abituati a vedere fatti e situazioni cruente. I due minorenni con l’aiuto di un maggiorenne si sono introdotti furtivamente nella notte nell’abitazione di un uomo disabile, sorprendendolo nel sonno.
Da quel sono iniziate le torture per il pover uomo. Dapprima gli hanno rasato la testa, quindi hanno acceso il fuoco sui capelli del disabile. Come se non fosse abbastanza, hanno provato pure a spegnere sul corpo dell’uomo anche delle sigarette. Il comandante della compagnia di Licata ha definito tali immagini come “scene terribili”.
Dopo il fermo dei tre maggiorenni, l’attività investigativa ha portato a nuovi sviluppi. Infatti, nella giornata del 23 aprile 2021 sono state emesse due ordinanze di misure cautelari nei confronti dei due minorenni. Per i 14enni è stato disposto il trasferimento nelle comunità di Biancavilla e di Acireale, in provincia di Catania.
L’allontanamento dei due minorenni è stato disposto anche in funzione di uno sradicamento degli stessi dall’ambiente circostante ed abituale. Nella speranza che gli stessi possano realizzare un percorso di recupero e di riscatto. I due ragazzini sono stati identificati anche come autori dell’aggressione ai danni dell’ex assessore comunale di Licata avvenuta lo scorso marzo.
Il politico aveva sorpreso i 14enni nell’intento di danneggiare dei cartelloni all’interno di villa Regina Elena, quindi li aveva ammoniti. L’aggressione ha procurato all’ex amministratore fratture, trauma cranico e pericolo di sfregio permanente.