Una tragedia famigliare, l’ennesima in Italia, si è consumata nella notte del 14 aprile a Vignola, in provincia di Modena. Secondo quanto riferisce la stampa locale e nazionale, un uomo di 73 anni ha ucciso la moglie soffocandola nel letto mentre dormiva. La vittima aveva 67 anni. Dopo aver compiuto il gesto, l’uomo, in preda alla disperazione, ha chiamato i carabinieri, confessando l’omicidio. Immediatamente i militati si sono recati nell’abitazione segnalata, accertando che quanto dichiarato dall’uomo corrispondeva a verità.
Il pensionato si è quindi autodenunciato ai militari. Dopo le formalità di rito il 73enne è stato posto agli arresti domiciliari e rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria. Agli inquirenti l’anziano ha dichiarato di aver agito in questa maniera perché non sopportava più la malattia della moglie, che aveva una grave patologia da diverso tempo. Preso molto probabilmente dalla situazione non ha retto il peso della malattia della signora. La salma della donna adesso sarà sottoposta ad autopsia.
Comunità sconvolta
Sul luogo del fatto di cronaca sono arrivati i carabinieri della compagnia di Sassuolo. Spetterà adesso all’autorità giudiziaria chiarire eventuali altri particolari del dramma. La notizia di quanto accaduto si è diffusa nella comunità vignolese, destando sconcerto tra gli abitanti. Sarà adesso l’esama sulla salma della vitima a chiarire i motivi del decesso della 67enne.
Per motivi di privacy le generalità dell’omicida e quelle della moglie non sono state rese note. Il caso è davvero molto delicato. La notizia è staa riportata anche dall’agenzia Ansa. Secondo quanto riferisce la Gazzetta di Modena, il corpo della moglie dell’uomo è stato trovato senza vita nel letto. L’uomo, secondo quanto si apprende da fonti investigative, l’avrebbe soffocata con un cuscino.
“Venite, ho ucciso mia moglie non ce la facevo più a vederla così” – questa in sostanza la sintesi delle parole che il 73enne avrebbe detto ai carabinieri quando ha richiesto il loro intervento. Il dramma s’è verificato intorno alle ore 4:30, quindi quasi alle prime luci dell’alba. Le indagini sul caso comunque continuano senza sosta.