È stato arrestato e quasi subito rilasciato l’insegnante toscano accusato di avere centinaia di immagini pedopornografiche sul pc.
La storia arriva da Prato, dove un sessantenne è stato preso in custodia dalla Polizia Postale e condotto al carcere La Dogaia lo scorso weekend dopo che la moglie ed il figlio avevano fatto la terribile scoperta sul computer del congiunto, ed avevano fatto la difficile e coraggiosa scelta di denunciare tutto alle autorità.
Accuse che la polizia postale di Firenze ha trovato fondate, arrestando l’uomo in flagranza di reato e sequestrando il suo pc dove sono state trovate diverse centinaia di immagini pedopornografiche ritraenti bambine tra i 10 ed i 14 anni.
Ad insospettirsi per primo sugli strani atteggiamenti del padre quando era al pc era stato il figlio, che ha voluto indagare sulla questione facendo la scioccante scoperta che ha dato inizio ad un incubo per lui e la madre, fino ad allora totalmente ignari delle attività illecite e perverse dell’insegnante.
L’arresto avvenuto nel weekend non è durato però a lungo: dopo soli due giorni in carcere, il 12 aprile il docente è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Prato. Nonostante il fatto che la Procura avesse chiesto per lui la custodia cautelare in carcere, la giudice Francesca Scarlatti ne ha disposto l’immediata scarcerazione senza neanche imporre gli arresti domiciliari. L’uomo, le cui generalità non sono state diffuse alla stampa, ha fatto ritorno a casa dalla famiglia che, con molto coraggio, lo aveva denunciato.
Per lui al momento solo la misura cautelare della sospensione dall’attività didattica; libero quindi, anche se impossibilitato a tornare al suo lavoro. Il 60enne, residente nella provincia di Prato, è professore di educazione fisica in una scuola media di Pistoia, e lavora quindi proprio con ragazzine della stessa fascia di età di quelle trovate nelle immagini del suo computer.