Macabra scoperta nella mattinata del 9 aprile a Trieste, dove i corpi senza vita di padre e figlio sono stati trovati dai Vigili del Fuoco in avanzato stato di decomposizione. Secondo quanto riporta la stampa locale e nazionale, ai pompieri è arrivata una chiamata di emergenza da alcuni vicini, che sentivano cattivo odore proveniente dalla casa in questione. L’abitazione si trova all’interno di un condomio. Una volta sul posto i pompieri hanno forzato l’ingresso, trovandosi di fronte ad una scena raccapricciante.
L’abitazione in cui sono state ritrovate le vittime si trova all’ottavo e ultimo piano di un palazzo situato in via Giulia. L’immobile in questo periodo è in fase di ristrutturazione, almeno così fa sapere Fanpage. A quanto pare nessuno in questi giorni si sarebbe accorto che i due fossero deceduti: dai primi riscontri investigativi pare che padre e figlio fossero morti già da diverse settimane.
Sul posto la Polizia di Stato
Una volta notati i due corpi senza vita, è stato necessario far intervenire la Polizia di Stato. Dopo i primi rilievi effettuati dagli agenti, sul posto è accorsa la Scientifica, che ha eseguito esami approfonditi sulla scena del ritrovamento. Le vittime hanno rispettivamente 82 e 45 anni. Al momento gli inquirenti hanno avviato le indagini per stabilire che cosa sia successo nell’appartamento di via Giulia.
In particolare bisognerà stabilire la data esatta del decesso e il motivo della morte. A causa dell’avanzato stato di decomposizione in cui si trovavano i cadaveri, appare difficile cogliere questi elementi, che potranno essere chiariti solo con l’autopsia, che molto probabilmente sarà autorizzata in queste ore dalla magistratura.
La notizia di quanto accaduto si è sparsa in breve tempo in tutta la città, destando sconcerto tra gli abitanti del capoluogo del Friuli-Venezia Giulia. Per motivi di privacy preferiamo non rendere note le generalità delle due vittime, questo anche per la delicatezza della vicenda. Sul caso non ci resta che attendere quindi ulteriori riscontri da parte dell’Autorità Giudiziaria.