Dopo il modello visto a Gennaio, ma con processore Qualcomm, il medio-gamma Vivo Y31S torna in campo con una Standard Edition, contrassegnata da alcune piccole variazioni, sia estetiche che tecniche, rimanendo – però – sempre molto accessibile e completo, sotto l’egida software di Android 11 via interfaccia OriginOS 1.0.
Vivo Y31S Standard Edition (164,15 x 75,35 x 8,50 mm, per 188,4 grammi), disponibile in Cina (1.699 yuan, o 219 euro) nelle colorazioni Lake Light Blue, Haoyuebai (White), e Titanium Grey, per la sola configurazione mnemonica da 6 GB di RAM (LPDDR4x) e 128 GB di storage (UFS 2.1), propone un delicato notch a goccia d’acqua per la selfiecamera, da 8 megapixel (f/2.0, face unlock), che lascia spazio all’89% di screen-to-body per il display LCD ridotto a 6.51 pollici, con risoluzione HD+ e rapporto d’aspetto a 20:9.
Uno squircle (quadrato con bordi arrotondati) sul retro, a sinistra, propone, in assetto triangolare col Flash LED, una dual camera, da 13 (principale, autofocus, f/2.2) + 2 (profondità, f/2.4) megapixel. Lo scanner per le impronte digitali, presente e di tipo fisico, è posto sul frame laterale.
Piuttosto completo, a parte la mancanza dell’NFC, sembra essere l’array delle connettività, col Vivo Y31S Standard Edition che sfoggia il dual nanoSIM, il 4 e 5G (su ambedue le schedine), il GPS (A-GPS), il Wi-Fi ac/5, il Bluetooth 5.1, il jack da 3.5 mm, e la microUSB Type-C, cui come sempre è demandato il compito di operare la ricarica rapida, a 18W, della batteria, corposamente dimensionata a ben 5.000 mAh di capienza energetica e sufficiente a garantire 25,83 ore ore (secondo i dati forniti dall’azienda) di conversazione sotto rete 4G via VoLTE.
Lato hardware, a bordo del Vivo Y31S Standard Edition opera (proprio come sul recentissimo Redmi Note 10 5G) il processore octacore (2.2 GHz) Mediatek Dimensity 700, in tandem con la GPU ARM Mali-G57 MC2.