Brasile, donna in coma per il Covid partorisce: vede la sua piccola al risveglio, dopo 19 giorni

Una donna brasiliana ha messo al mondo la sua piccola mentre era in coma per Covid. Per fortuna tutto è andato come previsto e l'ha potuta vedere 19 giorni dopo, al suo risveglio.

Brasile, donna in coma per il Covid partorisce: vede la sua piccola al risveglio, dopo 19 giorni

Tutto è bene quel che finisce bene, specie in questi tempi, dettati dall’incertezza e imprevedibilità della pandemia in corso. Nel dramma del contagio brasiliano, punta della pandemia in America Latina, ci sono anche notizie positive, come quella che sto per raccontarvi e che è balzata solo ora alle cronache.

Danubia Leida, avvocatessa 38enne, risultata positiva al Covid in gravidanza, ha partorito la bambina che portava in grembo mentre era in coma, potendola vedere, per la prima volta, al risveglio, dopo 19 giorni.

L’accaduto

All’inizio Danubia non aveva sintomi forti ma pochi giorni prima della fine dell’isolamento, ha iniziato a peggiorare. Il 6 ottobre, ha inziato ad accusare fiato corto. Una radiografia ha messo in luce un polmone compromesso, per cui è stato necessario il ricovero nel reparto di terapia intensiva in un ospedale di Chapecò, nello stato meridionale di Santa Catarina, in Brasile. 

Maria Luiza è nata con parto cesareo a 35 settimane e Danubia, risvegliatasi, ha voluto ringraziare pubblicamente i medici dell’ospedale dove è stata ricoverata e dove è nata la sua figlioletta. La donna, finita in terapia intensiva per trombosi polmonare, al risveglio ha messo la mano sulla pamcia, per paura di aver perso la piccola. Ancora positiva al Covid, ha potuto vedere la creaturina da lei messa al mondo solo in videochiamata, mentre è stata dimessa il 25 ottobre. Ha così potuto trascorrere il Natale insieme alla sua famiglia, dicendo: “Dio ce l’ha permesso”. 

La situazione del contagio nel Gigante del subcontinente appare comunque sempre drammatica. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 1.386 morti di Covid-19 e 62.715 contagi. Lo ha certificato il Consiglio nazionale delle segreterie di salute. L’epicentro del dramma resta la regione di San Paolo, mentre dall’inizio della pandemia, le vittime sono state quasi 249mila a fronte di oltre 10mila casi di contagio certificati.

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