Si sono insospettiti alcuni baristi di Otranto nella mattinata di oggi 2 febbraio, quando nel loro locale, di primo mattino, si è presentato un 39enne con accento campano. L’uomo ha ordinato dei drink alcolici, circostanza insolita in questo periodo nella nota cittadina turistica salentina. Per cui i dipendenti dell’attività si sono insospettiti, e conoscendo alla perfezione le circostanze dell’omicidio della 29enne Sonia Di Maggio, avvenuto nella serata di ieri 1 febbraio nella vicina Specchia Gallone, hanno immediatamente contattato la Polizia del locale commissariato. Così è finita la fuga di Salvatore Carfora, 39enne e originario di Torre Annunziata (Napoli). L’uomo ha confessato di aver ucciso con almeno 20 coltellate la giovane 29enne nella serata di ieri in via Pascoli, nella piccola frazione di Minervino di Lecce, Specchia Gallone appunto.
L’indiziato del delitto era una persona già conosciuta alle forze dell’ordine, in quanto da poco tempo era stato dimesso dall’ospedale psichiatrico “Filippo Saporito” di Aversa, dove era stato ricoverato a seguito di un altro fatto di cronaca. L’uomo, senza una vera occupazione, negli ultimi tempi sarebbe stato piuttosto esplicito nelle minacce nei confronti del nuovo fidanzato di Sonia e della 29enne stessa. Un vero e proprio stalking, che ieri si è tramutato però in un omicidio di una ferocia inaudita.
In Salento con un autobus
In queste ore si stanno cercando di capire di capire anche le modalità con cui il 39enne ha agito. A quanto pare sembra che sia arrivato in Salento con un autobus, da qui si sarebbe diretto verso Specchia Gallone una volta raggiunto il capoluogo di provincia, Lecce appunto. Intorno alle ore 19:00 di ieri, vedendo Sonia e il suo ragazzo, anch’esso 39enne originario del posto, si è subito diretto verso di loro colpendo di spalle. Molto probabilmente la donna la ha riconosciuto.
Sonia Di Maggio avrebbe anche cercato di fare da scudo al suo fidanzato, evitando che rimanesse ferito. Carfora a questo punto avrebbe estratto un coltello, colpendo la donna al volto e alla nuca. Ferite che purtroppo le sono risultate fatali. I soccorsi sono giunti immediatamente, chiamati anche da alcuni passanti che hanno udito le urla del fidanzato. Sul posto si sono recati gli agenti della Polizia di Stato di Otranto e i carabinieri.
L’episodio ha sconvolto la piccola cittadina in provincia di Lecce, che conta poco più di 500 abitanti. Adesso Carfora si trova in stato di fermo in modo da poter essere ascoltato dal pm Alberto Santacatterina. Secondo quanto riferisce Lecce Prima, il killer avrebbe anche indicato ai poliziotti il luogo in cui ha abbandonato il coltello con il quale ha colpito la vita. L’arma, ancora non ritrovata, si troverebbe in una zona di campagna non lontano da Speccia Gallone.