Indagine Istat: nel 2020 in Italia morte 700.000 persone, i nati sono sotto le 400 mila unità

Questi sarebbero gli effetti della pandemia provocata dal Covid-19 nel nostro Paese, diminuiscono anche i matrimoni, quelli religiosi dimezzati del 69%. Un quadro preoccupante che non si verificava dal 1918, anno in cui emerse l'epidemia di influenza spagnola.

Indagine Istat: nel 2020 in Italia morte 700.000 persone, i nati sono sotto le 400 mila unità

L’Istat, istituto nazionale di statistica, nelle scorse ore ha pubblicato un nuovo report nel quale si fa il punto della situazione tra nascite e nuovi nati in Italia nel corso dell’anno 2020. I dati sono impietosi, e fotografano quello che è l’effetto, disastroso, portato dalla pandemia di Covid-19 nel nostro Paese e nel mondo intero.

Per la prima volta dopo cento anni, precisamente dal 1918, i nuovi nati sono soltanto intorno ai 400.000, mentre le persone decedute ammonatano a 700 mila unità. Dati che fanno davvero riflettere e ci fanno capire l’impatto che la pandemia ha avuto, e sta avendo ancora, sull’intera popolazione nostrana. Non è un caso che tale calo coincida con quello avvenuto nel 1918, anno in cui in Europa si sviluppò l’epidemia di influenza cosiddetta Spagnola

L’incertezza economica per il futuro e la persistenze situazione di emergenza sanitaria, certamente non aiutano la gente a progettare nascite e il proprio futuro familiare in serenità. Il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, afferma che nel 2020 si stima “un totale di 726 mila decessi su base annua, che corrispondono a una media giornaliera di 1.990 casi nel 2020. Con un aumento di 223 unità, rispetto al quinquennio precedente, che si allinea al dato ufficiale delle circa 200 persone mediamente decedute ogni giorno in corso d’anno per Covid-19″. Numeri che fanno davvero riflettere quelli comunicati da Blangiardo, e che ci fanno capire il devastante impatto che il Sars-CoV-2 sta portando nella società.

Matrimoni dimezzati

Ma il Covid-19 non sta avendo un impatto negativo soltanto sul bilancio tra nati e morti. Nell’anno appena trascorso, il 2020 appunto, si sono dimezzati anche i matrimoni, sia quelli civili che religiosi. Molte coppie che avevano prenotato le loro nozze per l’anno appena trascorso, hanno dovuto rivedere i propri programmi, magari rinviando a data da destinarsi la cerimonia. Secondo quanto riferisce l’agenzia Agi, che cita fonti Istat, i matrimoni religiosi sono diminuiti del 69%. 

Il periodo gennaio-ottobre  2020 farebbe registrare “circa 85 mila matrimoni, a fronte dei 170 mila nei primi dieci mesi del 2019 e dei 182 mila nello stesso intervallo del 2018”. Ciò, come è facile immaginare, si traduce anche in enormi perdite economiche per strutture ricettive e di ristorazione, lì dove appunto gli sposi si recano per poter festeggiare il giorno più bello della propria vita. 

La situazione epidemiologica in Italia resta davvero seria, ma anche nel resto del mondo. Certamente le restrizioni non aiutano in questo senso. La gente sicuramente aspetterà tempi migliori per poter mettere su famiglia e progettare il proprio futuro. Un futuro che, si spera, possa essere più roseo a partire dai prossimi mesi. La caduta più significativa dei matrimoni si è avuta nel Mezzogiorno d’Italia.

Continua a leggere su Fidelity News