Specchia Gallone, piccolo borgo tra i gioielli del barocco leccese, è sotto choc per il femminicidio di Sonia Di Maggio, l’ennesima uccisione di una donna in questo 2021 appena iniziato. A parlare è l’attuale suocera della vittima, Maria Teresa, madre di F.D. ,29enne, carpentiere e fidanzato della vittima , uccisa a coltellate ieri, 1 febbraio, nella frazione di Specchia Gallone, a Minervino di Lecce, nel Salento.
Maria Teresa dice: “So che li aveva minacciati, che li ha presi alle spalle. Mio figlio mi ha chiamata per dirmi che Sonia sanguinava , pensavo scherzasse”…particolare che ha confermato il fatto che all’origine del gesto ci sia stata la volontà di Salvatore Carfora, 39enne, ex fidanzato della povera ragazza, parcheggiatore abusivo di Torre Annunziata senza fissa dimora, di voler punire Sonia per la fine della loro relazione.
L’aggressore avrebbe gridato “Ti ammazzo” , secondo la prima ricostruzione fatta dagli agenti di polizia. La ragazza era stata minacciata nei mesi scorsi dal Carfora, che lei non voleva denunciare, dicendo “Gli passerà“, ma ha trovato la morte, facendo da scudo al suo fidanzato, colpita con ferocia.
Il fermo dell’assassino
Questa mattina l’assassino è stato fermato dagli agenti del Commissariato di Otranto mentre, a piedi, cercava di raggiungere un treno con il quale allontanarsi dal Salento. L’omicida era stato dimesso dall‘ospedale psichiatrico di Aversa lo scorso giugno. Il Carfora, con precedenti penali che lo avvicinano alla famiglia del clan Gallo-Linelli-Vangoni, aveva ancora indosso gli indumenti e lo zainetto che indossava al momento dell’omicidio, quando è stato fermato dagli agenti nei pressi della stazione ferroviaria.
Sonia Di Maggio era andata via da Rimini, arrivando a Specchia Gallone subito dopo Capodanno con il desiderio di rifarsi una vita accanto al suo nuovo amore, per inseguire il suo sogno di stare accanto al nuovo fidanzato, ma nel Salento ha trovato la morte.