La pandemia provocata dal coronavirus Sars-CoV-2 resta in una situazione stabile nel nostro. Una situazione che però non deve portare la popolazione ad abbassare la guardia contro un nemico invisibile che c’è, ed è presente in tutte le nostre comunità. Insomma, nessuno è ancora al sicuro. Per questo il Governo a deciso di mantenere ancora per diversi mesi durissime restrizioni per limitare la mobilità e le libertà personali.
Già negli scorsi mesi, come è noto, l’Esecutivo ha introdotto una suddivisione dell’Italia per fasce di rischio, che corrispondono a dererminati livelli di circolazione del Sars-CoV-2 nei vari territori. Le zone sono, rossa, arancione e gialla, mentre con il nuovo Dpcm del 17 gennaio ne è stata intrdotta una quarta, la zona bianca. Si tratta di un’area di rischio in cui la circolazione del virus è talmente bassa da consentire l’apertura di tutte le attività.
Al momento nessuna regione italiana rientra in questa categoria. Per entrare in fascia bianca ci vuole un indice Rt inferiore ad uno e un tasso di incidenza di 50 contagiati ogni 100.000 abitanti. In queste ultime, però, circola quella che è ancora una indiscrezione, ma che potrebbe diventare realtà già nelle prossime ore. La Basilicata, infatti, sarebbe una di quelle regioni italiane che sin da subito potrebbero entrare in questa fascia di rischio, e passare dall’attuale zona gialla a quella bianca già da domenica 31 gennaio.
Che cosa cambia con la zona bianca?
Come già detto, in zona bianca sono ripristinate tutte le attività ordinario. Ci si può spostare liberamente e senza limiti di orario su tutto il territorio regionale, per cui non ci sarà il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00 del mattino. Bar, pub e ristoranti riapriranno ai clienti la sera, anche se si dovranno ancora rispettare rigide di regole di distanziamento sociale e indossare la mascherina anche all’aperto. Sono questi, in sostanza, gli unici obblighi che gli abitanti della Basilicata potranno dover seguire da domenica prossima. Bisogna precisare, ancora, che si tratta di una indiscrezione e che sarà l’Istituto Superiore di Sanità a decidere sul da farsi.
I dati del nuovo monitoraggio arriveranno nella giornata di venerdì 29 gennaio. Da lì si potrà capire il destino delle regioni italiane nelle prossime settimane. La Puglia dovrebbe restare zona arancione, quindi con un pericolo di contagio ancora medio-alto. Qui l’indice Rt non è molto calato nelle ultime settimane: la situazione è sotto controllo e molti focolai sono rientrati, ma l’emergenza resta ancora per cui non si può pensare, per ora, ad un cambio di fascia in zona gialla.
La Provincia Autonoma di Bolzano, nonostante attualmente sia in zona rossa e con un indice di contagio in miglioramento, ha deciso in maniera autonoma di aumentare le restrizioni, per cui da domenica 31 gennaio bar e ristoranti saranno completamente chiusi. Le attività che dovranno stopparsi momentaneamente riceveranno dalla regone ristori adeguati. L’Umbria potrebbe dover passare, invece, dalla zona arancione a quella rossa, attuando sul territorio regionale un lockdown totale per due settimane.