Giornata della Memoria: la storia di Yehudith Kleinman, salvata dai vicini di casa da una morte certa

La storia di Yehudith Kleinman è una storia a lieto fine, nell'orrore e nella distruzione nazi-fascista. Per conoscerla occorre fare un salto indietro nel tempo al 1944.

Giornata della Memoria: la storia di Yehudith Kleinman, salvata dai vicini di casa da una morte certa

Ci sono storie che meritano di essere ricordate… sono quelle dei sopravvissuti alla Shoah, rimasti prematuramente orfani. Proprio oggi, in occasione della Giornata della Memoria, voglio raccontarvi la storia di una dolcissima bambina di soli 5 anni, Yeudith Kleinman che ora di anni ne ha 80 e vive in Palestina.

Per ricostruire il suo vissuto, facciamo un grosso salto indietro nel tempo, al gennaio 1944, quando il Nord Italia era in mano ai fascisti e ai nazisti e Yeudith fu obbligata a vivere a Desio, in provincia di Monza, con mamma Anna Haselnuss e nonna Leah Elertt Haselnuss. La famiglia, fu costretta ad abbandonare Milano per trasferirsi a Desio, al fine di sottoporsi al provvedimento di internamento nel piccolo comune della Brianza.

Una bugia salva la vita di Yeudith

Una mattina d’invermo, però, accadde qualcosa che stravolse le sorti di questa famiglia ebrea: i militari italiani del distaccamento locale dei carabinieri si presentarono in paese per arrestare tutti gli ebrei di Desio e, durante l’arresto, scesero in strada i coniugi Elvira ed Ernesto Cattaneo, vicini di casa della piccola, con le loro due figlie, tra cui Fiammetta. 

Un militare, confuso, chiese a Yeudith a quale famiglia appartenesse e la bambina, ubbidendo alla madre che le suggeriva il da farsi, mentendo, risposte di essere una Cattaneo. Yeudith, allora, tornò a casa, mentre per la mamma e la nonna le cose andarono ben diversamente. 

Di loro si sa che furono condotte al Carcere di San Vittore per 2 mesi per poi essere portate al binario 21 della stazione centrale , con destinazione Auschwitz. Sappiamo che vennero uccise nello stesso giorno in cui arrivarono nel campo di concentramento.

La nuova vita di Yeudith

Yeudith, nascosta dai Cattaneo, venne accolta dal convento desiano delle Suore Ancelle della Carità di Brescia, dove la Madre Superiore, Suor Colomba Tamanza, detta suor Teresa, la prese a cuore, salvandola dalla furia nazifascista. 

Dopo la guerra, Yeudith venne accolta nell’ex colonia di Sciesopoli a Selvio che, dal 1945 al 48, divenne una struttura di accoglienza per 800 ebrei rimasti orfani dopo la Shoah. Qui, grazie ai metodi didattici dell’esperienza mutuata da Jenus Korczak, grande pedagogo morto a Treblinka con i suoi piccoli allievi, recuperà la serenità e le ragioni di vita. 

Da lì Yeudith venne imbarcata su una nave della speranza verso la Palestina, sotto mandato britannico, futuro Stato di Israele. Attualmente vive a Gerusalemme, ha 80 anni, è mamma e nonna.

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