Covid-19, Pierpaolo Sileri: "La mascherina all’aperto? Via forse in primavera"

Lo ha affermato il viceministro della Salute al programma "L'Italia s'è desta" su Radio Cusano Campus. Sileri ha detto che la mascherina all'aperto potrà essere tolta dopo che saranno vaccinate tante persone, torneremo anche al ristorante la sera.

Covid-19, Pierpaolo Sileri: "La mascherina all’aperto? Via forse in primavera"

“La mascherina all’aperto? Via, magari in primavera” – queste sono le parole di Pierpaolo Sileri, viceministro italiano della Salute, che durante la trasmissione “L’Italia s’è desta” andata in onda su Radio Cusano Campus, è stato intervistato a proposito della pandemia provocata dal coronavirus Sars-CoV-2. L’esperto ha dichiarato che sarebbe possibile togliere l’obbligo di utilizzo della mascherina all’aperto solo quando saranno vaccinate tante persone. Il viceministro ha fatto presente che neanche per lui è facile portare per molte ore addosso tale dispositivo di protezione, ma si tratta di uno strumento necessario per proteggersi dal contagio. 

“Mio figlio ha 16 mesi, quando vede che la mascherina mi si muove lui me la rimette a posto” – queste sono le parole di Pierpaolo Sileri. Con ciò il viceministro ha voluto ricordare che resta ancora fondamentale utilizzare tutti i dispositivi di protezione individuale per proteggersi dal contagio, in quanto i numeri sono molto alti. Sileri ritiene che poco alla volta la comunità debba tornare alle sue normali attività, e si spera che con le vaccinazioni il freno a mano possa essere tolto.

Sileri: “Torneremo al ristorante la sera”

Il viceministro ha spiegato che presto potremo tornare al ristorante la sera e riprendere, con tutte le dovute precauzioni, la vita sociale che ci siamo lasciati alle spalle con l’arrivo della pandemia. A Sileri è stato anche chiesto un parere riguardo alla vicenda legat a Pfizer, che ha deciso di rallentare la distribuzione delle dosi del vaccino anti Covid per almeno una settimana in tutta Europa. Il numero due della Sanità non è voluto entrare nel merito della polemica che si sta creando in questi giorni.

“Aspettiamo due settimane, dopodiché ogni azione è necessaria, anche legale” – così ha riferito Sileri parlando del ritardo delle consegne inerenti le dosi del vaccino anti Covid prodotto da Pfizer-BioNTech. L’azienda, dal canto suo, ha ribadito che in queste settimane dovrà organizzarsi per impegnarsi a fornire tutte le dosi di vaccino previste ai paesi che ne hanno fatto richiesta. Per far questo avrà bisogno di potenziare la produzione dell’impianto belga dove vengono prodotte le dosi. 

Sileri ha detto che forse l’avviso di Pfizer è arrivato all’improvviso, e magari l’azienda avrebbe potuto anche avvisare prima di questo cambiamento, ma il viceministro si dice molto fiducioso del lavoro che sta facendo Pfizer. Pierpaolo Sileri ha ricordato che l’azienda ha fatto un lavoro straordinario per produrre il vaccino e fino allo scorso anno non si sapeva se e quando fosse arrivata una cura contro questa terribile malattia, il Covid-19 appunto.

 

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