Antonella Sicomero, la bambina palermitana che, nel corso di una sfida di soffocamento estremo su Tik Tok, è rimasta asfissiata, non ce l’ha fatta. Mercoledì sera la piccola era stata portata dai genitori, che l’avevano trovata in bagno priva di sensi, all‘ospedale pediatrico “Di Cristina”, dove era arrivata in arresto cardiocircolatorio per la prolungata asfissia dovuta allo strangolamento con la cintura, ma ieri è stata dichiarata la morte cerebrale e i suoi genitori hanno dato il consenso all’espianto e alla donazione degli organi.
I medici hanno lavorato tutta la notte per salvare, con gli organi della piccola Antonella, altre vite: il suo cuoricino va all’Ismett di Palermo, una parte del fegato e un rene, l’altra parte e il pancreas al Bambin Gesù per un trapianto combinato, mentre il secondo rene della piccola a Genova.
Ipotizzato il reato di istigazione al suicidio
Dopo il sequestro del cellulare della bambina, la polizia, proprio in queste ore, sta indagando per accertare se il gesto estremo compiuto dalla piccola sia stato davvero ispirato ad un video sul web. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo e si è attivata anche quella dei minori. L’ipotesi è quella di reato di istigazione al suicidio.
Gli inquirenti stanno cercando riscontri, per capire in che modo la bambina possa aver avuto la possibilità di partecipare alla sfida, se abbia scaricato un video, se abbia cercato di emulare il protagonista di qualche video.
Le dichiarazioni del portavoce di Tik Tok
Il portavoce di Tik Tok, nel porgere le più sincere condoglianze ala famiglia della piccola Antonella e agli amici della vittima, ha precisato che la priorità assoluta della piattaforma è la sicurezza della community e che, proprio per questo motivo, non sono consentiti contenuti che incoraggiano, promuovono o esaltano comportamenti che possono risultare dannosi.
Nonostante il dipartimento di Tik Tok dedicato alla sicurezza non abbia riscontrato contenuti che possano aver incoraggiato a compiere il gesto estremo della piccola, la piattaforma, riferisce il portavoce, continua ad essere monitorata attentamente, restando a disposizione delle autorità competenti per collaborare alle loro indagini.