“Lavoriamo per Skai”. Così hanno scritto sull’autocertificazione quattro persone, che nelle scorse ore volevano raggiungere Milano partendo dall’aeroporto di Reggio Calabria con un velivolo. Arrivati nello scalo i quattro si sono presentati dinanzi al gate di imbarco, ma prima c’era bisogno di verificare la loro autocertificazione, in quanto non è possibile spostarsi tra le regioni se non per motivi assolutamente necessari, in quanto vi sono gli appositi divieti in materia di contenimento della pandemia da Covid-19.
Il grossolano errore di grammatica ha costretto quindi la Polizia di Stato a verificare ulteriormente la situazione. Agli agenti è bastato contattare chi di dovere per sapere che i due non avevano nessun rapporto di lavoro con la nota emittente televisiva, per cui non avendo una motivazione valida per partire sono stati rispediti indietro.
Per i quattro “furbetti” non è finita affatto bene, infatti nei loro confronti è scattata una denuncia penale per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Non è dato sapere per quale motivo i quattro volessero raggiungere il capoluogo meneghino, ma certamente i motivi non erano validi per potersi muovere da una regione all’altra. Dare false generalità o informazioni alle forze dell’ordine può costare davvero caro, ed è quanto accaduto ai quattro signori.
Controlli serrati a Reggio Calabria
E se i soggetti in questione si sono traditi commettendo un grossolano errore di grammatica, c’è chi viola le regole anti Covid senza inventare troppi stratagemmi. Nell’ambito dei controlli disposti dalla Questura di Reggio Calabria, nelle scorse ore sono stati sanzionati anche cinque soggetti intenti a cenare in un ristorante. Anche questa è una violazione dei protocolli anti Covid, in quanto dalle ore 18:00 i ristoranti possono operare solo con l’asporto. La Calabria è poi regione in zona arancione, per cui all’interno delle attività di ristorazione non ci si può proprio sostare, tranne che per il tempo necessario a ritirare i cibi.
I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni al fine di scongiurare episodi che possono mettere a rischio la vita e la salute delle persone. La Calabria è stata poi colpita in maniera seria dalla seconda ondata della pandemia, per questo le autorità hanno invitato la popolazione a tenere alta la guardia. Solo nella giornata di ieri 17 gennaio si sono verificati 351 nuovi contagi da Covid-19 su tutto il territorio regionale.
Un numero che per quest’area d’Italia è davvero molto alto, per questo la regione è segnalata come zona arancione, in quanto c’è il rischio che l’epidemia divenga in breve tempo incontrollabile. In Italia il Covid continua a mietere vittime e contagi ogni giorno, e la situazione è ben lontana dal migliorare. Nelle ultime 24 ore, nel nostro Paese, sono state registrate altre 12.544 infezioni. Sono invece 377 le vittime nelle ultime 24 ore.