I carabinieri di Reggio Calabria questa mattina 18 gennaio hanno dato il via all’operazione “Faust”, bliz di polizia giudiziaria che ha portato all’arresto di 49 persone in varie provincie italiane, tra cui Brindisi, Taranto, Pavia, Matera e Alessandria. Tra gli arrestati, tutti accusati, a vario titolo di associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi e tentato omicidio, c’è anche il sindaco di Rosarno (Reggio Calabria), Giuseppe Idà. Secondo l’inchiesta, coordinata dalla Dda (Direzione distrettuale antimafia), il primo cittadino avrebbe avuto il sostegno della cosca dei Pisano, la quale, secondo gli inquirenti, sarebbe legata alla ‘Ndrangheta.
Dobbiamo precisare sin da subito che Idà è finito agli arresti domiciliari. Precisamente l’accusa nei suoi confronti è di scambio elettorale politico-mafioso. Le indagini sono state coordinate dal procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, e dal procuratore aggiunto Gaetano Paci. Gli investigatori sono entrati in azione alle prime luci dell’alba e hanno dato così avvio all’operazione, giunta al suo culmine dopo mesi di serrate indagini.
Ai domiciliari un consigliere comunale
Secondo quanto riferisce Fanpage, anche un consigliere comunale di Rosarno, Domenico Scriva, è finito nel registro degli indagati e arrestato in regime di domiciliari. Costui, secondo le accuse mosse dagli inquirenti, avrebbe sostenuto il sindacò Idà. Scriva era stato eletto con la lista civica “Cambiamo Rosarno” ed era quindi entrato a far parte dell’entourage dell’amministrazione comunale. L’inchiesta comunque prosegue, e nelle prossime ore dovrebbero conoscersi ulteriori dettagli sull’operazione.
Dalle prime indiscrezioni he giungono dalla Calabria, sembra che la cosca Pisano fosse conosciuta in tutta la provincia di Reggio Calabria con il nome di “diavoli di Rosarno”. Come già detto Scriva è accusato di aver sostenuto il sindaco Idà: più precisamente i due avrebbero ricevuto l’appoggio del sodalizio criminale dei Pisano in cambio della promessa di incarichi nell’organigramma comunale a uomini di fiducia, sempre appartenti alla cosca Pisano.
Per quanto riguarda gli arresti eseguiti nelle altre province si attendono ulteriori dettagli da parte degli investigatori. Altre misure cautelari sono state emanate nei confronti di persone che risiedono nei comuni di Polistena e Anoia, entrambi sempre in provincia di Reggio Calabria. I dettagli dell’operazione “Faust” saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle ore 11:00 a cura del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria.