Non usa mezzi termini Andrea Crisanti, microbiologo dell‘Università degli Studi di Padova, il quale nelle scorse ore è stato intervistato dal quotidiano La Stampa, a cui ha rilasciato alcune dichiarazioni circa la situazione epidemiologica da Sars-CoV-2 nel nostro territorio nazionale. L’esperto ha ribadito la necessità di usare ancora molta prudenza, in quanto il virus circola ancora tra noi in maniera considerevole. Crisanti crede che adesso biosgni fare un lockdown duro ma veloce, in modo da far scendere la curva dei contagi. Fatto questo si dovrà instaurare una campagna di vaccinazione di massa, che miri ad immunizzare quante più persone possibili.
Secondo Crisanti questa sarebbe anche la via per una veloce ripresa economica del Paese, in quanto continuando come adesso si rischia di protrarre a lungo questa situazione di apri e chiudi, con conseguenze che potrebbero essere pericolose per la tenuta sociale ed economica dell’Italia. L’uomo ha insegnato per diverso tempo presso l’Imperial College di Londra, una delle istituzioni britanniche più note di tutto il mondo. Crisanti in sostanza pensa che un blocco totale possa far gestire al meglio la campagna di vaccinazione.
Andrea Crisanti sui dati giornalieri: “Una strage inutile”
L’esperto è stato anche intervistato per quanto concerne la situazione degli attuali contagi giornalieri da Covid in Italia, affermando che questa strage inutile di morti poteva essere evitate. Crisanti pensa che negli scorsi mesi, invece di pensare all’acquisto dei banchi a rotelle o spendere i soldi per stanziare bonus di varia natura, si poteva investire tranquillamente sulla sanità e potenziare così il sistema territoriale. Come sempre il microbiologo è chiaro e preciso, e non usa giri di parole quando deve rilasciare dichiarazioni.
Andrea Crisanti si dice d’accordo comunque con il sistema a fasce di rischio utilizzato fino al prossimo 16 gennaio, definendo una “arlecchinata” quanto è stato fatto durante le feste di Natale, quando appunto si è passati da un colore all’altro nel giro di pochi giorni. L’unica cosa che farebbe Crisanti, e che appunto consiglia al Governo, è quello di abbassare la soglia di rischio a 50-80 contagi ogni 100.000 abitanti per poter far cambiare fascia alle regioni.
Già nelle scorse settimane il microbiologo veneto aveva messo in guardia gli italiani sul potenziale aumento dei contagi. “Se si dà alle persone la possibilità di uscire con gli sconti perché non dovrebbero farlo? Vedremo che effetto avranno gli allentamenti di Natale” – queste sono state le parole di Andrea Crisanti. Il microbiologo afferma che in questo momento bisogna anche tenere sotto controllo le varianti che stanno circolando, come quella cosiddetta “inglese”. “Quella inglese, che si candida a diventare dominante, è difficilmente controllabile e potrebbe aumentare la soglia dell’immunità di gregge all’80% “ – questo è l’avviso finale di Crisanti.