All’uscita di un supermercato di Casarano, in provincia di Lecce, sabato 2 gennaio, all’uscita di un supermercato, 3 ragazzi si sono letteralmente scagliati contro un ragazzo di colore, prendendolo a calci e a pugni. Il migrante, che è solito sostare all’uscita del supermarket per cercare di elemosinare qualche spicciolo dai clienti, era colpevole di averli ripresi, in quanto non indossavano la mascherina e stavo urlando, importunando la clientela.
Emanuele Garzia, un 18enne di Matino, studente dell’Istituto professionale tecnico-chimico “Filippo Bottazzi”, trovandosi all’interno del supermercato, non ha esistato ad intervenire in difesa del povero ragazzo pestato.
L’accaduto
Uscito fuori dal supermarket, dove si trovava assieme alla sorella, mentre stava per deporre le buste della spesa in auto, ha notato uno dei giovani avvicinarsi al ragazzo di colore e, senza dirgli nulla, sferrargli un pugno in faccia all’improvviso. È a quel punto che Emanuele ha deciso di avvicinarsi ai 3, cercando di fermarli e intimando loro di chiamare la polizia.
Evidentemente troppo concentrati a litigare e a colpire il povero giovane, non hanno forse sentito, così il 18enne ha deciso di passare ai fatti, allertando le Forze dell’Ordine che hanno provveduto all’arresto di 2 di loro. “Non mi sento un eroe, ho semplicemente fatto quello che si dovrebbe fare quando si vede un’azione violenta contro una persona indifesa. E poi a me gli atti di prepotenza non sono mai piaciuti”, ha affermato il Garzia, che sogna, un giorno, di indossare la divisa da carabiniere, seguendo le orme del padre.
Emanuele, che desidera presto incontrare la vittima, mostrandogli tutta la sua solidarietà e vicinanza,essendo davvero un bravo ragazzo, ha voluto aggiungere: “Lo rifarei. Sarà per il mio carattere ma non sono per nulla pentito. So che il mio gesto ha consentito di bloccare quei due ragazzi e sono convinto di aver agito come ogni cittadino dovrebbe fare”.