Prosegue a tutto spiano nel Salento il procedimento giudiziario per omicidio a carico del 21enne Antonio De Marco, l’assassino reo confesso dei due fidanzati Daniele De Santis ed Eleonora Manta. I due giovani, la sera del 21 settembre scorso, vennero raggiunti improvvisamente in casa dal De Marco, che colpì entrambi con un totale di 60 coltellate.
La coppia si era appena trasferita nell’appartamento situato in via Montello a Lecce. Lui era un arbitro di Serie C molto conosciuto in Italia, mentre lei era una brillante ragazza, dipendente dell’ufficio Inps di Brindisi. Nelle scorse settimane la difesa di Antonio De Marco aveva avanzato la proposta di effettuare una perizia psichiatrica sul ragazzo, il quale durante l’interrogatorio di garanzia ha affermato di aver agito per motivi legati alla gelosia di chiunque fosse felice.
Nelle scorse ore, però il Gip del Tribunale di Lecce, Michele Toriello, ha accolto la proposta del pm Maria Consolata Moschettini, magistrato titolare delle indagini. L’autorità giudiziaria ha deciso quindi che non si farà nessuna perizia psichiatrica nei confronti del De Marco, ma si procederà con il rito del giudizio immediato. L’accaduto ha sconvolto tutta la Puglia e l’Italia intera, anche per le modalità di esecuzione dell’azione crimonosa posta in essere dall’assassino.
Il processo comincerà il 18 febbraio
Secondo quanto riferisce Lecce Prima, il 18 febbraio prossimo comincerà il vero e proprio processo penale a carico di Antonio De Marco. Il giovane è difeso dagli avvocati Andrea Starace e Giovanni Bellisario. Il Tribunale di Lecce ha ritenuto inammissibile l’istanza di perizia psichiatrica da effettuare sul ragazzo. Non ci sarebbero, infatti, elementi tali da ritenere che il suo espletamento non avrebbe una durata pari a sessanta giorni.
Le indagini per poter arrivare a De Marco sono state lunghe e serrate e gli inquirenti hanno dovuto faticare non poco, muovendosi anche in vere e proprie zone d’ombra. Via Montello è una zona periferica della città di Lecce, che si trova non molto lontano dalla stazione ferroviaria, che dista solo 5 minuti a piedi. La svolta all’inchiesta arrivò nel pomeriggio del 27 settembre, quando dopo aver messo insieme una fila di dettagli e dati, i carabinieri si presentarono presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce nella massima discrezione. Qui infatti De Marco seguiva un corso di laurea in scienze infermieristiche.
Dopo essere stato arrestato il 21enne confessò quanto aveva commesso. Il movente fu agghiacciante, in quanto dichiarò che lo aveva fatto per la rabbia legata alla solitudine. Non sopportava di vedere quella coppia felice, di cui era stato anche coinquilino. Quest’anno però Daniele De Santis gli aveva detto che proprio non avrebbe dato più in affitto le stanze della casa agli studenti, proprio perché aveva in mente di andare a viverci con Eleonora. La sera stessa del loro trasferimento, De Marco piombò in casa grazie ad una copia della chiave che possedeva, mettendo fine alla loro vita e ai loro sogni.