Lo stilista francese Pierre Cardin è morto. Lo ha annunciato la famiglia all’Afp. Il couturier, stilista visionario e pioniere del prêt-à-porter, è morto all’età di 98 anni, nell’ospedale americano di Neuilly, nell’ovest di Paris. Pierre Cardin è stato un genio sperimentale che con il suo stile avanguardistico ha segnato la storia della moda, rivoluzionando canoni estetici e stili.
Antesignano in tutto, ha sfilato per primo sulla Muraglia Cinese e nella piazza Rossa a Mosca, ha vestito i Beatles, ha sdoganato l’unisex e ha introdotto nel campo della moda maschile e femminile estro e fantasia, in contrasto con il rigore britannico. Con Paco Rabanne e André Courrèges, è stato il creatore della moda futurista. Il celebre stilista era in realtà italiano. Era nato il 2 luglio 1922 a Sant’Andrea di Barbarana, un paesino del Trevigiano, come Pietro Costante Cardin. I suoi genitori, agricoltori con 9 figli, furono costretti a trasferirsi in Francia nel 1924 per sfuggire alla povertà.
La vita del celebre stilista, dagli esordi al successo
Nel 1936 il quattordicenne Pietro (il cui nome era ormai stato francesizzato in Pierre) iniziò l’apprendistato presso un sarto a Saint-Étienne; dopo una breve esperienza da Manby, sarto a Vichy, nel 1945 giunse a Parigi lavorando prima da Jeanne Paquin e poi da Elsa Schiaparelli. Primo sarto della maison di Christian Dior durante la sua apertura nel 1947, fu partecipe del successo del maestro che definì il New Look.
Cardin fonda nel 1950 la propria casa di moda a Parigi: il suo atelier in Rue Richepanse, chiamata “EV, creando soprattutto costumi e maschere per teatro; mentre con la seconda casa di moda “Adam” dal 1957 tratta esclusivamente abbigliamento maschile. Nel clima effervescente degli anni ’60 Pierre Cardin rompe i rigidi canoni dell’haute couture, sognando e realizzando una moda ‘democratica’, alla portata di tutti, ma allo stesso tempo elegante, con uno stile d’avanguardia ispirato allo spazio, in linea con i tempi che vedevano allora le superpotenze Usa e Urss in gara per la conquista della Luna.
Negli abiti ricorre a forme aerodinamiche, spaziali, con colori sgargianti e tagli arditi.Ben presto il prêt-à-porter maschile si arricchisce di cravatte a fiori e camicie stampate. Nel 1966 disegna la sua prima collezione interamente dedicata ai bambini. E’ il periodo in cui le forme e motivi geometrici diffondono una moda che pretende di essere unisex. Tra i tanti riconoscimenti ottenuti nel corso della sua brillante carriera, la nomina di Commendatore dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana nel 1976, Commendatore della Legion d’Onore nel 1983 e la nomina di ambasciatore dell’Unesco nel 1991.
Cardin adorava gli immobili. Lo stilista era entrato in possesso delle rovine di un castello a Lacoste abitato nel passato dal Marchese de Sade. Dopo aver ristrutturato il sito, lo stilista vi organizzava dei festival teatrali. Aveva ritrovato le sue radici italiane anche con l’acquisto del palazzo Cà Bragadin a Venezia dove risiedeva durante i suoi frequenti soggiorni nella città lagunare.Negli anni ’80 aveva acquistato il Palais Bulles (Il palazzo delle bolle) progettato dall’eccentrico architetto Lovag Antti. Un artista e uomo d’affari , Pierre Cardin, capace di creare un impero, dal valore che ha superato un miliardo di dollari, innovando nello stile, legando il suo nome a centinaia di prodotti e con una capacità senza uguali di esportare haute couture all’estero.