La Nigeria segnala una nuova variante del Sars-CoV-2 sul suo territorio nazionale. Si tratta della terza mutazione trovata nel giro di poco più di una settimana in varie nazioni del globo. La prima variante è stata riscontrata in Gran Bretagna, poi è stata la volta del Sud Africa.
Ad annunciare la notizia della scoperta della nuova variante è stato John Nkengasong, direttore del centro africano per le malattie infettive. L’annuncio è avvenuto nella giornata del 24 dicembre, Vigilia di Natale. Al momento le autorità nigeriane mantengono il più stretto riserbo sulla vicenda, e il Governo ha annunciato che adesso si dovranno fare più tamponi e ulteriori controlli.
“Dateci più tempo, è ancora troppo presto” – così ha risposto Nkengasong a chi gli ha chiesto se questa variante sia più pericolosa degli altri ceppi di Sars-CoV-2. Al momento quindi non sono state diffuse ulteriori informazioni e i Cdc africani hanno cominciato gli studi. Ciò che precisano le autorità sanitarie nigeriane è che si tratta di una variante completamente diversa di quelle trovate in Sud Africa e Gran Bretagna. La notizia è stata riportata anche da alcuni quotidiani italiani, come La Stampa.
In Nigeria oltre 80.000 contagi da inizio pandemia
Secondo quanto riferiscono i media internazionali la Nigeria, da inizio pandemia, ha contato 80.922 contagi da coronavirus e 1.236 decessi dovuti proprio al Covid-19. La situazione nel Paese africano è continuamente monitorata dalle autorità sanitarie locali e nazionali. Anche in questa nazione sono state prese misure necessarie affinché la diffusione dell’infezione sia quanto più circoscritta possibile. John Nkengasong ha rilasciato le sue dichiarazioni alla tv Al Jazeera.
La notizia della diffusione di questa nuova variante si è sparsa subito in tutto il Paese, destando apprensione tra gli abitanti, anche se le autorità ancora ci vanno caute. Queste mutazioni comunque sono “osservate speciali” in quanto si vuole capire, oltre se siano più contagiose e più letali, anche se potrebbero in qualche modo influire sull’efficacia dei vaccini anti Covid che diverse aziende farmaceutiche stanno cominciando a produrre e a mettere in commercio.
Per adesso anche la stessa Organizzazione mondiale della Sanità ha rassicurato i cittadini di tutto il mondo che i vaccini funzioneranno sicuramente sulla variante “inglese” del virus, ma probabilmente anche sulle altre. Sicuramente nei prossimi giorni, o al massimo nelle prossime settimane, potranno conoscersi ulteriori dettagli su quest’altra variante trovata nel continente africano. La guardia, proprio per questo, deve continuare a rimanere alta.