L’intera Milano piange la morte di Suor Maria Assunta, investita e uccisa sabato 12 dicembre, poco dopo le 17, mentre, in sella alla sua bici, portava, come ogni giorno, del cibo cald,o ai senzatetto. Originaria della Sardegna, la 63enne Suon Maria Assunta Porcu, si era trasferita con la famiglia a Leggiuno, prima di intraprendere la sua vita religiosa.
La bici su cui viaggiava è stata travolta da un’auto che percorreva la corsia riservata ai tram. Stando alle informazioni riportate dalla Polizia Locale, la vettura ha colpito la bici all’altezza dell’attraversamento semaforico.
All’arrivo dei soccorsi, la situazione della suora è apparsa, sin da subito, molto grave ed inutile è stato il suo trasporto all’Ospedale Sacco di Milano, dove i medici hanno solo potuto constatarne il decesso. La comunità aveva iniziato a preoccuparsi quando quella sera non l’ha vista portare, come di consueto, il pasto ai senzatetto; circostanza insolita, dato che lei non saltava nemmeno un giorno.
Una vita spesa al servizio del prossimo
Suon Maria Assunta apaprteneva alla Congregazione delle Piccole Apostole di Gesù di Appiano Gentile, in provincia di Como. La sua è una vita passata al servizio dell‘organizzazione non governativa “Vispe”, di volontariato religioso, nata per assistere le comunità più povere, tanto da portare a termine una missione umanitaria in Burundi, negli anni 80, dove ha costruito solidi legami che duravano tutt’oggi.
Ultimamente “suorina”, così la chiamavano, viveva nelle case popolari, tra via Cittadini e via Zoagli, nel quartiere di Quarto Oggiaro, a Milano, dove era diventata un importante punto di riferimento per la comunità, aiutando ogni giorno i più bisognosi e i senzatetto, servendo loro pasti caldi. “Ci sono persone che nel silenzio si spendono molto per il prossimo”: è così che Suora Maria Assunta era conosciuta da tutti per la sua bontà d’animo e la sua predisposizione a mettersi al servizio dei più bisognosi.