Covid-19, Robert Gallo: "La pandemia non finirà nel 2021"

Lo ha detto a Adnkronos Salute il direttore dell’Institute of Human Virology presso la University of Maryland. L'esperto ha affermato che il virus continuerà a circolare in alcune aree del mondo, lui è pronto a vaccinarsi.

Covid-19, Robert Gallo: "La pandemia non finirà nel 2021"

Il virologo Roberto Gallo, direttore dell’Institute of Human Virology presso la University of Maryland, negli Stati Uniti, nelle scorse ore è intervenuto all’evento “Unlock_IT”, promosso dalla Fondazione Magna Grecia. Nel corso della kermesse, tenuta in remoto a causa delle restrizioni dovute all’emergenza Covid-19, Gallo è stato intervistato dai giornalisti dell’agenzia di stampa Adnkronos. Ai cronisti l’esperto non si è detto proprio sicuro che l’attuale pandemia finirà nel 2021. “Mi aspetto che in alcune parti del mondo ancora ci saranno numeri di contagi ampi” – queste sono le parole che il virologo ha detto alla stampa nazionale. 

Gallo è tra l’altro uno dei massimi esperti mondiali in virologia ed è famoso per aver scoperto insieme ai suoi colleghi  il virus dell‘HIV, quello che provoca appunto l’AIDS, una delle malattie che hanno, e purtroppo segnano ancora, il nostro secolo. Secondo quanto dichiarato da Robert Gallo arrivare ad una cura contro l’Hiv è stato più importante che trovare un vaccino contro il Sars-CoV-2, in quanto per quest’ultimo si possedevano già alcuni mezzi per poter trovare presto una soluzione. 

Sorpreso dalla velocità con cui si è trovato il vaccino anti Covid

D’altro canto Gallo non nasconde il suo stupore circa la velocità con cui si è arrivati a produrre diversi vaccini contro il coronavirus. Lui stesso ha comunque dichiarato che lo farà non appena sarà possibile, ma questo appunto non toglie che il virus possa ancora circolare andando ad infettare le persone che non hanno ancora ricevuto la cura. Per questo il virologo ritiene che la fine dell’emergenza sanitaria sia ancora lontana e bisognerà rispettare ancora per diverso tempo le restrizioni imposte dai governi per contrastare l’avanzata del virus. 

Per quanto riguarda l’obbligatorietà del vaccino contro il Covid, Gallo propende per una volontarietà e porta a tal proposito l’esempio degli Stati Uniti, dove la legislazione vigente non impone cure obbligatorie. L’esperto ha dichiarato che se ci dovesse essere bisogno, e l’epidemia dovesse continuare a questi ritmi molto elevati, si potrebbe prendere in considerazione l’idea, almeno per un periodo, di rendere obbligatoria la vaccinazione contro il Sars-CoV-2.

Gallo ha informato i cronisti che per il momento basta solo informare per bene le persone e fargli capire quanto sia importante vaccinarsi contro una malattia che si diffonde così velocemente. Diversi virologi a livello mondiale concordano con il loro collega dell’Università del Maryland. Basti pensare anche a quello che il Governo italiano ha in mente non appena arriverà il vaccino: l’Esecutivo ha ribadito che non ha intenzione di introdurre l’obbligo di vaccinarsi contro il Covid, ma si punterà soltanto ad una importante campagna di sensibilizzazione per convincere quanta più gente possibile a prenotare la sua dose e raggiungere così l’immunità di gregge in tempi brevi.

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