Messa a segno la triplice “reincarnazione” per il redivivo medio-gamma Y51, il brand cinese Vivo si è prodotto nel prosieguo della gamma Y attraverso l’ufficializzazione silente, tramite landing page, del successivo Vivo Y52s, cadenzato nelle tre livree Monet, Coral Sea, e Titanium Grey.
Vivo Y52s (164.2 x 75.4 x 8.4 mm, per 185.5 grammi) punta forte sul display, un pannello LCD da 6.58 pollici, con aspetto panoramico a 20:9, che sdogana nel particolare segmento del device la possibilità di disporre di 90 Hz di refresh rate e di 180 Hz di frequenza di campionamento, oltre che dell’HDR10 e dello spazio colore DCI-P3. Le fotocamere sono complessivamente tre, partendo da quella anteriore, situata in un notch a goccia, ove opera con gli 8 megapixel (f/2.0) anche a disposizione del Face Unlock.
Sul retro, un bumper squadrato dispone a triangolo il Flash LED e una dual postcamera, costituita con un sensore principale da 48 (f/1.79, stabilizzazione elettronica, rallenty in FullHD, video in 4K@30fps) e uno ausiliario da 2 (profondità, f/2.4) megapixel.
Messi al sicuro dati, sblocco, e transazioni anche mediante lo scanner per le impronte digitali, posizionato lateralmente a destra, nei pressi del pulsante d’accensione/spegnimento e del bilanciere volumetrico, il Vivo Y52s trae capacità elaborativa, supportata dalla feature Multi-Turbo 3.0, dal processore octacore MediaTek Dimensity 720 e dalla GPU Mali-G57, con lo storage (UFS 2.1), ampliabile, dimensionato in 128 GB, capace di abbinarsi a 6 (circa 244 dollari o 201 euro) od 8 GB (pressappoco 275 euro o 226 euro) di RAM (LPDDR4x).
Presenti le connettività Dual SIM, 4G e 5G standalone e non, il Wi-Fi ac dual band, il Bluetooth 5.1, il jack da 3.5 mm, il GPS (A-GPS, Beidou, Glonass, Galileo), nel Vivo Y52s la batteria da 5.000 mAh viene caricata, rapidamente a 18W, passando per la porta microUSB Type-C, lasciando il coordinamento software dell’insieme agli ordini del sistema operativo Android 10, sotto l’interfaccia proprietaria FunTouch 10.5.