Coronavirus, Alessandro Gassmann: "Una volta fatto il vaccino, darei una tessera che lo testimoni"

L'attore ha scritto un post sul suo profilo Twitter scatenando molte polemiche tra gli internauti. C'è anche chi dà ragione a Gassmann, mentre qualcuno gli fa presente che la soluzione da lui proposta è anticostituzionale.

Coronavirus, Alessandro Gassmann: "Una volta fatto il vaccino, darei una tessera che lo testimoni"

“Una volta fatto il vaccino, darei una tessera che lo testimoni”. Queste sono le parole che l’attore Alessandro Gassmann ha scritto sul suo profilo Twitter a proposito della prossima vaccinazione contro il coronavirus Sars-CoV-2.

Tanto è bastato per scatenare le critiche degli internauti, che hanno risposto allo stesso Gassmann commentando le sue parole. Tra i suoi followers c’è chi gli ricorda che la soluzione proposta sia incostituzionale, mentre altri riferiscono che ponendo l’obbligatorietà del vaccino potrebbe sembrare di essere in dittatura

Gassmann propone la tessera per entrare nei locali

Alessandro Gassmann pensa che la tessera in questione dovrebbe essere usata da chi si è vaccinato per entrare in locali come ristoranti e bar, ma anche per usufruire dei servizi pubblici e privati, come ad esempio per prendere un taxi. Per chi deciderà di non sottoporsi alla vaccinazione la proposta dell’attore è quella che questi ultimi indossino sempre la mascherina: così facendo, sempre secondo quanto dichiarato dallo stesso Gassmann, si costringerebbe chi non vuole vaccinarsi a farlo. Sui social sono piovuti molti commenti negativi nei confronti dell’attore, ma vi è anche chi lo difende, dicendosi d’accordo con la soluzione proposta da lui. 

In Italia 50.000 morti a causa del Covid-19

Proprio nella giornata di ieri 24 novembre il Ministero della Salute ha pubblicato i nuovi dati sulla pandemia nel nostro Paese. Nelle passate 24 ore in Italia si sono registrati 853 decessi a causa del Covid-19 e 23.232 nuovi casi. Per questo il Governo italiano, nelle ultime settimane, ha introdotto nuove misure restrittive che mirano proprio a frenare il contagio su tutto il territorio nazionale. Forse nella giornata di oggi 25 novembre si decideranno le nuove regole anti Covid da adottare durante il periodo delle feste di Natale: non è escluso che l’Esecutivo guidato dal Premier Giuseppe Conte possa firmare un nuovo Dpcm la prossima settimana, quando scadrà appunto quello introdotto il 4 novembre scorso.

Vaccino anti-Covid in arrivo a gennaio

In questi giorni le autorità sanitarie nazionali hanno dichiarato che dal mese di gennaio nel nostro Paese arriverà un apposito vaccino anti-Covid. Sono molte le cure arrivate ormai alla fase 3 di sperimentazione. Diverse case farmaceutiche, tra cui l’americana Pfizer, aspettano l’autorizzazione da parte della Fda (Food and drugs administration) per mettere in commercio il vaccino contro il coronavirus. Anthony Fauci, già virologo della Casa Bianca, ha affermato che negli Stati Uniti d’America già dal mese di dicembre potranno cominciare le prime vaccinazioni.

Le autorità italiane non vorrebbero sensibilizzare la popolazione

Sulla questione vaccino è intervenuto anche il direttore generale dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), Nicola Magrini, che sulle pagine online di SkyTg24 ha spiegato che l’obbligatorietà di fare il vaccino contro il Sars-CoV-2 potrebbe essere prevista solo in alcuni casi definiti “estremi”. Il Governo, così come le autorità sanitarie nazionali, punterebbero invece a creare una campagna di sensibilizzazione. Secondo Magrini c’è bisogno di fornire alle persone informazioni adeguate. Anche il direttore dell’Aifa crede che le prime dosi del vaccino in Italia arriveranno per metà gennaio e saranno disponibili sin da subito per 1,7 milioni di cittadini.

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