Purtroppo viviamo in un’era malata, influenzata dalla finanza e dal capitalismo. Questo è un virus altrettanto pericoloso quanto il covid-19, se non di più. Più ci si pensa e più vengono i brividi.
Il Ceo di Pfizer Albert Bourla, nel giorno del lancio del vaccino, ha venduto ben 5,56 milioni di dollari delle sue azioni personali. Ovviamente il titolo era schizzato in alto e il CEO ha capitalizzato quindi quasi 6 milioni di dollari.
Stiamo parlando di ben 132.508 azioni vendute lo stesso giorno in cui si affermava che il vaccino aveva un’efficacia pari al 90% ottenuta dai risultati della sperimentazione provvisoria.
Il manager, nello specifico amministratore delegato della società, ha venduto ben il 62% del suo pacchetto azionario. La società difende il suo CEO e dichiara che era una decisione presa lo scorso agosto ed era legata al valore delle azioni che è stato raggiunto dal picco data la lieta notizia.
La cosa curiosa è che dopo pochi giorni è arrivato un altro vaccino dell’azienda Moderna con una percentuale di efficacia pari al 94,5%, ovvero superiore a quella dell’azienda Pfizer.
Alla luce di quest’ultima notizia pare davvero che i casi siano due: o una grandissima coincidenza o una grossa speculazione.