ISRO, è finalmente in orbita il satellite indiano EOS-01

Il lancio del satellite indiano di 18 milioni di dollari, inizialmente programmato per i primi mesi del 2020, è stato rimandato a causa del progressivo rallentamento imposto dalle norme anti Covid-19. In orbita con EOS-01 anche 9 satelliti stranieri.

ISRO, è finalmente in orbita il satellite indiano EOS-01

Dopo una lunga attesa sancita il 23 marzo 2020 con un annuncio del primo ministro indiano Nerendra Modi a causa del Covid-19, il satellite dell’ISRO EOS-01 è finalmente stato lanciato alla volta dello spazio dalla piattaforma di Shriharikota alle 15.12 del 7 novembre 2020. Il vettore PSLV-49 è riuscito a raggiungere l’orbita geostazionaria LEO senza difficoltà nonostante le cattive condizioni metereologiche che hanno fatto slittare la partenza di 26 ore e malgrado la presenza di un cospicuo numero di detriti spaziali lungo la traiettoria di volo.

A bordo del potente lanciatore indiano erano presenti anche 9 satelliti stranieri, di cui 4 statunitensi, che sono stati rilasciati entro pochi minuti dall’abbandono della piattaforma terrestre e indirizzati, con manovre apposite, in due orbite spaziali differenti. La pandemia che stiamo vivendo ha eclissato a lungo i piani dell’ISRO, che era riuscita ad effettuare un unico lancio di programma lo scorso mese di gennaio.

Precedentemente chiamato RISAT-2BR2, poiché terzo della serie di satelliti indiani RISAT accanto a RISAT-2B e RISAT-2BR1, EOS-01 è un aggeggio di 630 kg che ha il compito di osservare la Terra al fine di fornire importanti informazioni nell’ambito dell’agricoltura e della selvicoltura, nonché per pianificare la gestione delle emergenze in caso di catastrofi naturali. Un sistema intelligente, dunque, che è protagonista del 51esimo lancio del vettore indiano PSLV, un razzo a cinque stadi e a combustibile liquido e solido inaugurato con un lancio (dall’ esito fallimentare) nel 1993 e capace di condurre nello spazio un carico di circa 1.200 kg. 

In ambito spaziale, l‘obiettivo dell’India è quello di sviluppare delle tecnologie avanzate per applicarle nello sviluppo del territorio, le cui potenzialità la collocano tra gli attori principali degli equilibri geopolitici del III° millennio. Le missioni Chandrayann, ad esempio, pongono l’India tra le potenze che ambiscono a conquistare la Luna: grazie al lanciatore PSLV è stata scoperta l’acqua sul nostro satellite nel 2008 e nel 2019 si è quasi sfiorata la sua superficie con la missione Chandrayaan-2.

Tra i progetti futuri dell’agenzia spaziale indiana ci sono, infine, importanti collaborazioni con le agenzie europee e quella russa, ed anche la costruzione di un potente lanciatore capace di trasportare nello spazio ben 7 tonnellate di carico utile.

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