Milano, 439 studenti sono positivi al Coronavirus: chiuse 43 classi lombarde

Nella Lombardia 439 studenti sono positivi al coronavirus: la maggior parte frequenta le superiori. Solo a Milano sono 14. In Lombardia è partito un programma di controllo rapido e gratuito autorizzato solo su segnalazione di istituti scolastici e dei pediatri.

Milano, 439 studenti sono positivi al Coronavirus: chiuse 43 classi lombarde

Dopo una settimana dall’apertura delle scuole arrivano i primi dati sui contagi all’interno delle classi. Fino ad ora in Lombardia sono stati isolati 439 bambini e ragazzi e chiuse 43 classi.

Analizzando i dati dei contagi è emerso che 1,45% dei ragazzi al di sotto dei 18 anni è stato contagiato. Sono stati fatti 4.014 tamponi ai bambini del nido, 5.644 agli alunni delle scuole materne, 6.654 ai bambini delle elementari, 4.235 agli studenti delle medie e 9.710 ai ragazzi delle scuole superiori. I contagi sono suddivisibili in:

  • 69 al nido;
  • 71 alle scuole materne;
  • 92 alle elementari;
  • 66 alle scuole medie;
  • 141 tra gli studenti delle superiori.

Per analizzare i dati a livello territoriale in Lombardia i casi di positività iniziale, che hanno portato alla quarantena di intere classi, sono stati 33. I casi sono suddivisibili in 14 nella città di Milano, 16 nella provincia di Milano e 3 in quella di Lodi. I numeri sono quindi di 27 alunni e 6 operatori scolastici che hanno portato alla quarantena per 420 studenti e 15 operatori scolastici.

Questi dati fanno mantenere alto il livello di attenzione, così come l’ansia dei genitori per la possibilità che il figlio si contagi nella scuola. Questa situazione di paura, due giorni fa, ha fatto sì che un’intera classe si sia presentata al San Carlo chiedendo di fare subito le analisi perchè un loro compagno al mattino era stato sottoposto al tampone per la presenza di sintomi riconducibili al Covid-19. Nessuno voleva attendere il risultato del tampone del paziente zero: volevano essere sottoposti tutti al test in via precauzionale nonostante le direttive prevedano che la classe venga sottoposta a tampone e messa in isolamento solo dopo la conferma della positività di un soggetto.

L’assessore della sanità lombarda, Giulio Gallera, ha sottolineato che i tamponi ad accesso diretto per la popolazione scolastica sono possibili soltanto quando si ha una autocertificazione vidimata dalla scuola o in seguito ad una segnalazione del medico o del pediatra di famiglia.

La Regione Lombardia ha stabilito delle linee guida da seguire in caso un bambino frequentante un istituto scolastico risulti positivo al coronavirus: in questo caso vengono contattati tutti i genitori dei bambini che frequentano la stessa classe e viene fornito loro un modulo di autocertificazione compilato dall’istituto con il quale si può accedere direttamente a fare il tampone in uno dei punti di prelievo appositamente creati che a Milano sono 14. Questi centri per il prelievo sono aperti dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 14.

Ma questo modulo autorizza l’ASL all’esecuzione del tampone soltanto per lo studente e non per l’intero nucleo famigliare. Nell’attesa del referto, il bambino resta casa ma la restante classe continua a frequentare la scuola e le lezioni. Nel momento in cui viene confermata la positività dello studente, tutta la classe dal giorno dopo verrà messa in quarantena così come gli insegnanti e tutto coloro che hanno avuto contatti con lo studente nelle 48 ore precedenti.

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