Arrivano sul mercato diversi nuovi monitor che, realizzati per lo più da brand taiwanesi (AOC, Asus, MSI, Gigabyte, BenQ), ma non solo (LG), attenzionano massicciamente il target dei gamers, anche dediti agli eSport, senza trascurare però professionisti e designer.
Dalla taiwanese AOC arrivano in commercio ben 4 display da gaming, tra cui i C24G2AE (199 euro) e C24G2U (219 euro con hub per 4 USB 3.2), dimensionati a 23.8 pollici, ed i C27G2AE (269 euro) e C27G2U (289 euro, ancora con l’hub quadriporte 3.2) che arrivano fino a 27”. Diagonale e contrasto (3000:1 sui più piccoli, 4000:1 sui più grandi) a parte, i modelli in questione, inseriti in cornici molto contenute, con diversi dettagli in rosso sulla coverback e sul piedistallo di appoggio, utilizzano i medesimi pannelli curvi (1500R) LCD IPS (178°) con LED allineati verticalmente, 165 Hz di refresh rate, 1 ms di tempo di risposta (via tecnologia Motion Blur Reduction), AMD FreeSync, Low Input Lag (ogni input dell’utente si tramuta istantaneamente in azione gamica), e tecnologie per non affaticare gli occhi (riduzione della luce blu e anti sfarfallio). A livello audio, tutti e quattro i nuovi display integrano due speaker stereo da 2W ciascuno e permettono di gestire le impostazioni sia col software G-Menu che con i pulsanti nella parte destra della cornice bassa (Game Color per variare la saturazione cromatica onde vedere più dettagli, Dial Point per visualizzare un mirino che aiuti a prendere la mira, diversi preset, etc).
Sempre da Taiwan, precisamente da Asus (che non si è risparmiata quanto a notebook e AIO), divisione Republic of Gamers, giungono 3 monitor per gli eSport. Rog Swift PG259QN e PG259QNR montano pannelli Fast IPS (LCD, a 1 ms di tempo di risposta) da 24.5 pollici risoluti in FullHD, con supporto all’Nvidia G-Sync, refresh rate impressionante (360 Hz), frequenza d’aggiornamento variabile (VRR) e misuratore di latenza (registra il tempo intercorso dal click del mouse al cambiamento dei pixel a schermo) Reflex Latency Analyzer. Swift PG329Q integra un Fast IPS da 32 pollici risoluto a 2560 x 1440 pixel, con Nvidia G-Sync, refresh rate a 175 Hz, overdrive variabile, invero adatto anche alle attività grafiche, stante la notevole copertura del colore (160% sulla scala sRGB e 98% su quella DCI-P3).
Ancora Taiwan sugli scudi con MSI che, dopo il modello MSI Oculux NXG253R, presenta altri due gaming monitor premium, sostanziatisi nei MAG342CQR (100 HZ, a 449 euro) e MAG342CQRV (144 HZ, a 499 euro): questi ultimi, curvi, sempre contenuti tra cornici esili, con effetti luminosi RGB, ed impostazioni on-screen-display (tra cui la Night Vision per visualizzare i dettagli delle zone buie senza sovraesporre quelle già chiare), dall’alto della loro diagonale di 34 pollici con risoluzione panoramica (21:9) UWQHD (3440 x 1440 pixel), condividono l’impiego di pannelli con LED allineati verticalmente, in grado di garantire 1 ms di tempo di risposta, e risultano beneficiati dall’Adaptive Sync.
Quasi in una sorta di derby della Cina insulare, a schierare la sua artiglieria pesante è stata anche Gigabyte che, pur non enunciandone il prezzo, ha presentato il monitor Aorus FI25F, comodo grazie agli angoli di visuale (178°), dallo stand regolabile in altezza (130 cm), rotazione, e inclinazione: nello specifico, in questo caso risulta impiegato un IPS da 24.5 pollici che, di tipo SuperSpeed, vanta 0.4 ms di tempo di risposta, 240 Hz di refresh rate, ma anche una luminosità (400 nits) notevole (come la copertura del colore, del 100% sulla scala sRGB), ed il supporto all’AMD FreeSync, senza dimenticare gli immancabili effetti luminosi regolabili Gigabyte Aura RGB. Rispetto a molti altri competitor, i settaggi software OSD, pur provvisti degli iconici mirini grafici, comprendono anche le impostazioni Black Equalizer e Aim Stabilizer.
Rimanendo a Taipei, il marchio BenQ si è dedicato invece ai designer, nel concepire il suo PD2705Q (429 euro). Il monitor in questione, riposante per gli occhi grazie alla tecnologia Eye-Care, dimostra una grande attenzione al colore (100% sulla scala Rec.709 ed sRGB, distorsione Delta E inferiore a 3, calibrazione in fabbrica con certificazioni CalMAN e PANTONE, HDR10, M-book per visualizzare i colori come un MacBook, Animation mode per incrementare la nitidezza solo delle aree buie nell’animazione 3D) ed alla produttività (switch KVM per gestire su un solo display due PC sfruttando il medesimo combo di mouse e tastiera, DualView per visualizzare le immagini in due differenti modalità – es. CAD/CAM e sRGB – sullo stesso monitor, ICCsync per autosincronizzare i profili colore di sorgente e display). Da segnalare la presenza di una porta USB Type-C in grado di gestire 65W di alimentazione e un flusso dati ad elevata velocità.
La sudcoreana LG, sempre dedicandosi al mondo del lavoro, ha sfoderato il monitor UltraFine Ergo 4K (799 euro) che ricorda quanto sia importante una corretta postura nel mentre si sta diverse ore davanti ad un computer: nello specifico, tale modello può essere regolato in altezza (anche a livello degli occhi), inclinato, ruotato (anche verticalmente), avvicinato alla parete (0~180 mm) o spostato verso l’esterno nei pressi dell’utente. A livello meramente tecnico, il display LG (con codice 32UN880) sfrutta un IPS 4K con supporto all’HDR10 e copertura sino al 95% della scala colore DCI-P3: anche in questo caso, infine, è presente una USB Type-C per trasferire rapidamente i dati e, magari, caricare (però a 60W) un eventuale notebook collegato.