John McAfee è il fondatore del famosissimo e conosciuto antivirus per Windows, da cui l’omonimo nome. La protezione per i sistemi operativi dei computer è necessaria per impedire che un virus possa “impossessarsi” della propria macchina creando danni importanti. La McAfee è ormai una nota azienda di sicurezza informatica, fondata proprio da John.
Il creatore di uno degli antivirus più utilizzati al mondo ha 74 anni e da sempre è un uomo stravagante ed eccentrico. L’ultima trovata di McAfee gli è addirittura valsa l’arresto: il motivo? Indossava un tanga al posto della mascherina. Andiamo con ordine però e cerchiamo di capire nello specifico cosa è realmente accaduto.
È stato lo stesso McAfee, attraverso un tweet da lui pubblicato, a diffondere la notizia della bizzarra avventura di cui si è reso protagonista. Atterrato in Norvegia, con il suo jet privato, John è stato subito fermato dalle autorità in quanto il sistema di protezione personale che indossava, necessario di questi tempi a causa del Coronavirus, non era adeguato.
Certo, indossare un tanga al posto della mascherina non è di certo l’idea più giusta, ma lo stesso McAfee è intervenuto sulla faccenda raccontando come sono andate le cose. Il tweet recita: “Ho visitato la Catalogna prima che l’Europa proibisse i viaggi ai catalani. Ho provato a tornare in Germania e mi è stato vietato l’ingresso“.
Il noto fondatore dell’antivirus ha poi postato un suo scatto che lo ritrae con un tanga da donna di pizzo nero a coprirgli naso e bocca. Quando gli agenti lo hanno fermato, l’uomo ha detto loro: “Insisto, è la protezione più sicura che ho a disposizione e mi rifiuto di indossare altro“. E così è subito scattato l’arresto per McAfee che è poi stato rilasciato qualche ora dopo.
Anche Janice, la moglie, che è intervenuta confermando la vicenda e ironizzando sul carattere esplosivo del marito, sui social ha scritto: “Gestirò il suo profilo fino a quando non scapperà (metodo abituale), corromperà qualcuno (molto velocemente, potrebbe essere fuori in poche ore), troverà il giusto avvocato (ci vorranno pochi giorni) o diventerà direttore del carcere, nel qual caso dovranno costringerlo a uscire con la forza“.