Twitter, il celebre microblog del canarino azzurro, in procinto di trasformare i retweet con commento in “citazioni“, ha inanellato un nuovo test, per ora limitato, che permetterà di tradurre automaticamente i post redatti in altre lingue rispetto alla propria: in tema di funzioni invece già rilasciate, giunge in dote a tutti gli utenti la facoltà di decidere chi può rispondere ai propri cinguettii digitali.
Attualmente, Twitter dispone già di un sistema di traduzione dei post in altre lingue, rispetto a quella dell’utente: tale strumento, tuttavia, è manuale e richiede che per ogni cinguettio sia l’utente a tippare o cliccare sull’apposita voce per la traduzione del testo. Onde semplificare la comprensione dei tweet che arrivano in lingue diverse sulla timeline degli utenti, evitando perdite di tempo nelle traduzioni, Twitter ha comunicato di aver migliorato il sistema delle traduzioni, in senso automatico: nello specifico, come documentato anche dal leaker Alessandro Paluzzi, la sezione deputata alle impostazioni sui contenuti adotterà anche l’opzione “Traslations“, che permetterà sia di attivare le traduzioni automatiche dei post in lingue diverse dalla propria, con possibilità di settare la lingua di default di destinazione, che di escludere alcuni idiomi dal processo di traduzione automatica.
Secondo quanto aggiunto dalla divisione brasiliana di Twitter, la funzione delle traduzioni automatiche è in test in Brasile lato mobile, per una ristretta fascia di utenza di Android e iOS: le persone abilitate a sfruttare la novità verranno coinvolte in un particolare sondaggio, su quale sia la forma migliore con cui rendere la nuova funzionalità. In particolare, taluni visualizzeranno un tweet già tradotto, col pulsante per tornare a visualizzare quello originale, mentre altri vedranno in contemporanea il testo tradotto accanto a quello originale. Nell’uno o nell’altro caso, dacché per ora Twitter non ha espresso alcuna preferenza sul modus operandi della nuova funzione, il testo tradotto recherà la dicitura chiarificatrice “Tradotto dall’inglese da Microsoft” o “Tradotto dall’inglese da Google“.
Dopo il falso “allarme” della release 8.30 di Twitter per iOS, che aveva solo esteso a più persone il test della feature per stabilire chi può rispondere o meno a un tweet, la funzione in questione è stata appena rilasciata per tutti, in forma stabile, forte dei buoni feedback raccolti durante la sperimentazione (maggior sensazione di protezione da abusi online, messaggi indesiderati o di spam, minor ricorso alle opzioni di blocco o silenziamento per ridurre il “rumore” comunicazionale dei contributi non utili).
Per avvalersi della nuova funzione, che offre un maggior controllo su quel che si pubblica, entrati nel form di composizione dei tweet, il tip o click sull’icona di un mappamondo consentirà di aprire un menu contestuale con 3 voci: scegliendo quelle che limitano le risposte ai soli utenti seguiti o menzionati, tutti gli altri non visualizzeranno più l’icona della risposta, sebbene potranno comunque ricondividere il tweet, dicendo la propria mediante i retweet con commento (i cosiddetti “quotes”).