WhatsApp, reduce dal via libera, in India, per mettere a disposizione dei suoi 400 milioni di utenti locali il sistema di micropagamenti in-app basato sull’UPI (Unified Payments Interface), ha fatto segnare una nuova tappa d’avanzamento per la funzionalità relativa ai messaggi che si auto-distruggono.
Con la release beta 2.20.196.8, WhatsApp per Android ha fatto parlare molto di sé in relazione agli sviluppi della funzionalità di ricerca avanzata, per trovare particolari fattispecie di elementi condivisi nelle chat più durature e vivaci: il successivo rilascio della beta 2.20.197.10 ha permesso, ai leaker di WABetaInfo, mediante una delle loro consuete sessioni di reverse engineering, di appurare le evidenze di un’altra funzionalità lungamente attesa dal popolo dei whatsappers.
Nello specifico, si tratta della più volte apparsa e rinominata funzionalità degli “Expiring messages“, dei messaggi che si autodistruggono, sparendo anche dall’app dell’interlocutore, in quanto dotati di una scadenza (ad oggi di 7 giorni). In precedenza, tale feature recava un classico switch “on/off”, affiancato da una riga di spiegazione volta a illustrarne la sostanza del funzionamento: ora, invece, sono presenti alcuni pannelli informativi.
Questi ultimi, propedeutici all’arrivo nella schermata ove si potranno impostare i messaggi auto-cancellanti, spiegano che – nei gruppi – solo gli admin degli stessi potranno fare ricorso a tale funzione che, però, nelle chat private, sarà a disposizione di tutti, con alcune cose – però – da tenere a mente: a tal proposito, sempre precisando che tali messaggi saranno protetti dalla crittografia end-to-end (come quelli normali), viene precisato che anche i contenuti multimediali, foto e video, scambiati saranno cancellati, a parte quelli che siano già stati scaricati in locale e, in più, un utente potrà sempre conservare una copia di un messaggio temporaneo, eseguendo lo screenshot dello schermo.
Come sottolinea anche il portale tech.hindustantimes, al momento è difficile ipotizzare una data di rilascio di tal feature che, però, oggi più che ieri, sembra decisamente più completa e, quindi, vicina al rilascio effettivo.