Introdotto il fact checking sui messaggi ricevuti, onde scongiurare il crescente numero di bufale circolanti tramite la più famosa messaggistica al mondo, e messe a disposizione 138 “nuove” emoji, recependo i desiderata dell’Unicode Consortium, il team di WhatsApp con sede a Menlo Park non si è crogiolato sugli allori e, anzi, nelle scorse ore, ha avvicinato anche agli utenti Android la funzionalità della ricerca avanzata già proposta in beta a partire dal Febbraio 2019 agli iOS users.
La nuova funzionalità, appunto relativa alla ricerca avanzata, prevede che l’utente non debba più scrollare manualmente l’intera estensione di una chat, per cercare una particolare foto o uno specifico link, con conseguente perdita di tempo, specie nel caso di chat particolarmente attive e/o movimentate.
Ciò avviene visto che, nell’ambito della miglioria prospettata, verrà presto messo a disposizione di tutti un sistema di filtri, mediante criteri di ricerca. Questi ultimi, contenuti all’interno di “fumetti”, e rappresentati da parole chiave come foto, video, link, documenti, audio, GIF, se premuti, mostrano solo i risultati di ricerca inerenti, collegati con la particolare tipologia cercata.
Al momento, la novità della ricerca avanzata, come appurato dai proverbiali e sempre puntuali leaker di WABetaInfo, risulta essere attiva sulle beta di WhatsApp, a partire dal numero di release 2.20.197.10, anche se non tutti sembrano in possesso della miglioria, che sarebbe stata attivata, da server remoto, solo sui terminali di una sparuta pattuglia di utenti coinvolti nella sperimentazione.
Per farsi trovare pronti, mettendo in ogni caso in conto un po’ di attesa, è possibile scaricare la beta di WhatsApp seguendo due diverse strade alternative, tra cui il download dell’apposito apk dalla repository online di ApkMirror, previo sblocco dell’installazione da fonti sconosciute, o il download diretto dal Play Store di Android, dopo essersi iscritti al gruppo dei tester dell’app, dalla relativa landing page presente sull’app market menzionato.