Visto il disastroso lancio del primo modello, il nuovo foldable premium di Samsung, presentato nel corso dell’Unpacked digitale concepito per i nuovi Note 20, è stato associato in termini di marketing al più fortunato modello Z Flip, finendo con l’essere denominato Galaxy Z Fold 2.
Redatto nelle colorazioni Mystic Black e Mystic Bronze applicate allo chassis in acciaio AL7S10, sempre con scanner laterale per le impronte digitali nel pulsante d’accensione, il Galaxy Z Fold 2 (159 x 68 x 13.8/16.8mm, per 276 grammi) presenta un Foldable Dynamic AMOLED interno da 7.6 pollici, risoluto a 2.208 x 1.768 pixel, con un refresh rate a 120 Hz, l’HDR10+ e la protezione di un vetro ultrasottile UTG. La selfiecamera, da 10 megapixel (f/2.2, pixel da 1.22 micron), non è più riposta in un’abnorme tacca sulla metà di destra ma, sempre nella stessa zona, in un minuscolo forellino, esattamente come (anche a livello di specifiche del sensore, f/2.2, autofocus) per la cover screen camera, messa sul display esterno, quasi borderless.
Quest’ultimo, posto a destra a device rinchiuso, è formato da un cover display Dynamic AMOLED da 6.2” risoluto a 816 x 2.267 pixel con 25:9 di aspetto panoramico e refresh rate a 60 Hz, sul quale, tra le altre cose, viene mostrata l’anteprima al soggetto che si riprende. Sul lato di sinistra, in un bumper della stessa tonalità del corpo generale, è presente un modulo principale da 12 megapixel (f/1.8, messa a fuoco fasica, stabilizzazione ottica, pixel da 1.8 micron, video 4K), un teleobiettivo (zoom 10x digitale) da 12 (f/2.1, pixel da 1.0 micron, stabilizzazione ottica) ed un ultragrandangolare sempre da 12 (f/2.2, pixel da 1.4 micron), in una tripla fotocamera capace di realizzare anche i selfie, delegando al display a fianco (quindi poco utilmente provvisto di selfiecamera) il ruolo di anteprima o mirino anche se, in questo caso, per evitare tocchi accidentali, il display interno pieghevole (grazie alla cerniera, tra 90 e 180°) viene disattivato: sul versante audio, invece, sono in dotazione due speaker (con griglie rispettivamente in alto e in basso) ottimizzati da AKG, con DAC a 32-bit/384kHz.
Il processore, necessario a introdurre la connettività 5G, è l’octacore Qualcomm Snapdragon 865+ che, abbinato alla GPU Adreno 650, è supportato da 12 GB di RAM (LPDDR5) e da 256 GB di storage. La batteria, da 4.356 mAh, suddivisa in due metà, gode della ricarica rapida (super fast charging) a 25W via microUSB Type-C e di quella wireless da 11W, risultando anche abilitata a quella wireless inversa.
Assente il jack da 3.5 mm con Radio FM, così come pure il supporto alla S-Pen, data la delicatezza del dispositivo, le connettività prevedono anche il Wi-Fi 6 dual band (hotspot, direct), il 5G, il Bluetooth 5.0, l’NFC, il GPS (A-GPS, Galileo, Glonass, Beidou). Il sistema operativo, infine, è Android 10 con One UI 2.1 beneficiato da diverse feature “mutuate” dal cugino Z Flip 5G.
Concepito anche in una Thom Browne Edition, all’insegna di un pack comprensivo degli inediti Galaxy Watch 3 e Galaxy Buds Live, in versione “standard” giungerà anche in Italia, forse a Settembre, indicativamente sui 2.049 euro.