Duomo di Firenze: un dispositivo vibra e suona se violi la distanza di sicurezza

Dopo oltre due mesi di lockdown, venerdì il Duomo di Firenze ha riaperto le sue porte al pubblico, e per garantire una visita in sicurezza ha escogitato un inedito sistema di allarme se si viola la distanza di sicurezza.

Duomo di Firenze: un dispositivo vibra e suona se violi la distanza di sicurezza

Come aprire le porte ai visitatori nel modo più sicuro possibile? È la domanda da un milione di dollari in questa fase di riapertura in corso nella maggior parte dell’Europa. Il Duomo di Firenze ha trovato un sistema particolarmente innovativo: d’ora in poi, quando un visitatore della cattedrale si dovesse avvicinare troppo ad un altro, un dispositivo al collo vibrerà per avvisarlo che sta violando la distanza di sicurezza.

L’Opera di Santa Maria del Fiore, che gestisce i vari monumenti associati al Duomo di Firenze, come il Battistero o il campanile di Giotto, ha già iniziato a distribuire gratuitamente questi piccoli dispositivi che vibrano e si illuminano se viene superata la distanza minima di sicurezza. Nel caso di famiglie che effettuano la visita insieme, è possibile inibire il segnale di allarme. 

All’interno della cattedrale, la distanza di sicurezza è di due metri. “Siamo il primo museo al mondo ad utilizzarlo, è un sistema che consente la massima sicurezza e comfort durante la visita”, afferma la cattedrale di Santa Maria del Fiore, nel cuore del vecchio quartiere di Firenze. Al termine della visita, i dispositivi, prodotti dalla società fiorentina Advanced Microwave Engineering (AME), dovranno essere restituiti e opportunamente disinfettati prima del riutilizzo.  L’uso di questo dispositivo sarà obbligatorio per visitare la cupola della cattedrale, del Brunelleschi, o il Museo dell’Opera del Duomo, dove si trovano la Pietà Bandini di Michelangelo Buonarroti e diverse sculture di Donatello.

La visita dei monumenti e del museo sarà consentita a un numero ridotto di persone e, in questo periodo iniziale, sarà gratuita: “È un messaggio di speranza, di ritorno alla vita normale“, ha dichiarato Lorenzo Luchetti, direttore generale dell’Opera di Santa Maria del Fiore, che gestisce i monumenti, patrimonio mondiale dell’umanità dal 1982.

Dopo oltre due mesi di lockdown, venerdì il Duomo di Firenze ha riaperto le sue porte al pubblico: sono migliaia le persone che hanno prenotato l’ingresso per visitare la chiesa e i monumenti circostanti, simbolo della ricchezza e del potere del capoluogo toscano durante il XIII e il XIV secolo.

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