Coronavirus: che provvedimenti si stanno prendendo in Svezia

La Svezia non sta gestendo bene l'emergenza coronavirus. Viene accusata di aver lasciato aperti scuole primarie e ristoranti non prendendo in considerazione il lockdown.

Coronavirus: che provvedimenti si stanno prendendo in Svezia

La Svezia fa un passo indietro rispetto all’Europa, e viene accusata di non gestire bene l’emergenza Coronavirus, attribuendo la causa alla parziale informazione dell’epidemiologo di Stato, Anders Tegnell, in quanto – secondo virologi, ricercatori e scienziati – ha fallito nella gestione della epidemia, tenendo aperte per esempio le scuole primarie, i ristoranti e le attività produttive.

Durante la Settimana dello Sport, in Svezia, nel corso della quale le scuole venivano chiuse per allenare i ragazzi agli sport invernali, in Italia si ammalava il primo contagiato da Coronavirus, un uomo di 77 anni a Vo Euganeo: era il 21 febbraio. Il governo svedese ha disatteso le aspettative dell’Europa, che ha allertato i vari paesi, non avendo preso alcun provvedimento fino a metà marzo. In tale periodo si chiudevano finalmente le frontiere, e si chiedevano precauzioni ai cittadini senza l’applicazione però di alcun divieto.

I numeri dei decessi sono alti e la Svezia presenta la più bassa presenza di posti in terapie intensive per contrastare l’emergenza. Per questo i medici specialisti hanno affermato di non curare persone oltre i 60-70 anni con patologie pregresse. Bisogna tener presente che la Svezia è un paese con altissima disuguaglianza sociale, dovuta alla mancanza di una sana burocrazia nel settore pubblico, dove accanto a gente poverissima ci sono ricchi che si permettono settimane bianche nelle strutture italiane di altissimo livello.

I ristoranti continuano a restare aperti con restrizioni, ma non basta: le persone sono indisciplinate. Nei supermercati solo alcuni usano le mascherine, altri abbandonano i guanti in lattice nei carrelli. Vengono apposti cartelli per sensibilizzare le persone, ma non si rispettano le distanze di sicurezza, ed in ritardo, solo ora, si utilizzano i plexiglass tra le cassiere ed i clienti.

Le scuole primarie inoltre continuano a restare aperte mentre licei e università utilizzano lo studio da casa. Problemi ancor più gravi vengono rilevati dalla carenza di acqua potabile. Vi è, inoltre, la disattesa raccolta nei terreni agricoli, per carenza di personale. Se la Svezia non prenderà seri provvedimenti, i contagiati potrebbero aumentare in maniera esponenziale. Ad oggi i dati ci dicono che la Svezia ha raggiunto un tasso di mortalità pari quasi al nostro.

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