Spazio: l’Expedition 63 è sulla Stazione Spaziale Internazionale

Il nuovo equipaggio, lanciato il 9 aprile 2020 dal cosmodromo di Bajkonur, è perfettamente approdato sulla Iss alle 16 di ieri. A bordo gli astronauti Chris Cassidy (Nasa), Anatoli Ivanishin e Ivan Vagner (Roscomos).

Spazio: l’Expedition 63 è sulla Stazione Spaziale Internazionale

Le attività sulla Spazione Spaziale Internazionale non sono in #lockdown, nonostante i provvedimenti di rallentamento abbiano interessato a grandi linee anche la vita oltre l’atmosfera terrestre. Attualmente, ad esempio, diversi padiglioni della Nasa sono esenti da personale per rispettare la normativa vigente in merito alle misure restrittive intraprese per il Covid-19.

Ma questo stato di isolamento chiamato quarantena, correntemente adottato da persone da tutto il mondo come unica difesa all’attacco del virus, è da sempre una tappa fondamentale del lavoro degli astronauti ed essenziale per la loro sopravvivenza: prima di salire su quel razzo che li porterà alla scoperta del cielo e, subito dopo essere ritornati sulla Terra, essi devono necessariamente evitare di contaminarsi del noto e, soprattutto, dell’ignoto. 

I membri dell’Expedition 63, volati ieri verso la Iss da Bajkonur, hanno attraversato una fase di controlli ancora più intensa del solito, scongiurando in tal modo di spedire con sé stessi a 400 km di altezza anche il morbo terrestre. 

Il consueto lancio della Soyus

Dalla piattaforma di lancio in Kazakistan, famosa per aver dato la gloria a Yuri Gagarin nel 1961, l’equipaggio di tre membri della 68esima missione è partito verso la Stazione Spaziale Internazionale con un regolare e perfetto lancio, inaugurando la spedizione che durerà fino al 22 ottobre 2020. Dopo un viaggio di 6 ore, i membri dell’Expedition 62 presenti sulla ISS hanno assistito da bordo il docking della navicella Soyus MS-16, permettendo finalmente l’approdo dei compagni nel modulo Poisk. L’equipaggio 62, composto dal comandante Oleg Skripochka (Roscomos), Andrew Morgan e Jessica Meir (Nasa), lascerà lo spazio il prossimo 17 aprile con il rientro nell’atmosfera della Soyus MS-15

Un altro avvenimento di rilevanza legato alla vita oltre la linea di Karmàn è quello relativo al lancio del Falcon 9 di SpaceX, con una missione di rifornimento di 1.977 kg di materiali ed esperimenti come la Piattaforma di ricerca esterna Bartolomeo. La payload platform, sviluppata da Airbus e gestita da Esa, si propone di supportare degli esperimenti di diverse aziende per misurare, ad esempio, la densità di plasmi ionosferici voluta dall’università di Oslo e da un’impresa norvegese.

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