Coronavirus, Conte annuncia: chiusura di tutte le attività commerciali per due settimane. Garantiti i servizi essenziali

Nuove misure annunciate dal premier Giuseppe Conte. Chiusi fino al 25 marzo negozi, bar e ristoranti. Aperte farmacie e alimentari. Garantiti i trasporti. Domenico Arcuri sarà il commissario per le terapie intensive.

Coronavirus, Conte annuncia: chiusura di tutte le attività commerciali per due settimane. Garantiti i servizi essenziali

Il premier Giuseppe Conte ha annunciato nella serata di mercoledì 11 marzo ulteriori misure per contenere la diffusione del COVID-19. Misure restrittive che si applicheranno all’intero territorio italiano che ormai, da lunedì 9 marzo, è un’unica zona rossa.

In diretta da Palazzo Chigi, Conte ha inizialmente ringraziato tutti gli italiani che da qualche giorno stanno cambiando le proprie abitudini di vita, per adeguarsi alle disposizioni del D.P.C.M. del 9 marzo. “L’Italia sta dando prova di essere una grande nazione, una grande comunità. Tutto il Mondo ci guarda, certamente per il numero dei contagi, ma ci apprezzano perché stiamo dando prova di grande resistenza e di grande rigore”, le parole del premier che è convinto che il nostro paese sarà preso come esempio dagli altri Stati, quale esempio positivo di comunità che è riuscita a sconfiggere questa pandemia.

Conte ha parlato di una sfida, che sta mettendo a dura prova il nostro sistema sanitario, la tenuta della nostra economia e del nostro tessuto produttivo. “Ho fatto un patto con la mia coscienza: al primo posto c’è e ci sarà sempre la salute degli italiani” il pensiero del Primo Ministro, che a distanza di qualche giorno da quando ha chiesto agli italiani di restare a casa, traccia un bilancio positivo nella risposta dei nostri connazionali.

“Ero consapevole che si trattava di un primo passo e che ragionevolmente non sarebbe stato l’ultimo. Siamo un paese grande e bisogna procedere gradualmente”, le parole di Conte che ha annunciato alla nazione le nuove misure per contenere il diffondersi del coronavirus.

Confermando che ormai l’Italia è un’unica zona da Nord a Sud (“L’Italia protetta”), da oggi e per due settimane chiuderanno tutte le attività commerciali di vendita al dettaglio, bar, pub, ristoranti (che potranno fare consegne a domicilio), parrucchieri, centri estetici, mense. Resteranno aperte le farmacie, le parafarmacie, i negozi di generi alimentari, di prima necessità. Non ci sarà bisogno di correre nei negozi per acquistare alimenti.

Per quanto riguarda le attività produttive e le attività professionali andrà attuato quanto più possibile il lavoro agile (il cosiddetto smart working) e incentivate ferie e congedi. Chiusura per i reparti aziendali non necessari per la produzione. Industrie e fabbriche potranno continuare nella loro attività a condizione che assumano protocolli di sicurezza adeguati a proteggere i lavoratori dal rischio contagio.

Restano garantiti i servizi pubblici essenziali come i trasporti, quelli di pubblica utilità, quelli bancari e assicurativi e tutte le attività a loro supporto. Nessuna restrizione anche per il settore agricolo e zootecnico.

Il premier ha nuovamente spiegato che la regola madre resta la stessa: “Dobbiamo limitare gli spostamenti alle attività lavorative, per motivi di salute o per motivi di necessità come il caso di fare la spesa”. Il tempo per vedere gli effetti delle misure adottate è stabilito in due settimane e, anche se i numeri dei contagi cresceranno nei prossimi giorni, non dovrebbero essere emanate nuove disposizioni nei prossimi 15 giorni.

Conte ha poi annunciato la nomina di Domenico Arcuri quale Commissario Delegato per potenziare i servizi ospedalieri, che lavorerà soprattutto per potenziare la produzione e distribuzione di attrezzature per terapie intensive, anche con l’impianto di nuovi stabilimenti produttivi. Arcuri si coordinerà con Angelo Borrelli e la Protezione Civile, che Conte ha voluto pubblicamente ringraziare.

Il premier ha poi chiuso con l’appello agli italiani:Se tutti rispetteremo queste regole usciremo più in fretta da questa emergenza. Il paese ha bisogno della responsabilità di ciascuno dei 60 milioni di italiani. Siamo parte di una medesima comunità. Ogni individuo si sta giovando dei propri e degli altrui sacrifici. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore e per correre più veloci domani. Tutti insieme ce la faremo.”

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