Coronavirus, il paziente uno è sveglio. Le sue prime parole: “Sono all’ospedale di Lodi?” (1 / 2)

Coronavirus, il paziente uno è sveglio. Le sue prime parole: “Sono all’ospedale di Lodi?”

Per lungo tempo si è parlato di lui. Quando il coronavirus faceva paura ma non quanto oggi. Mattia, il 38enne di Codogno che – se escludiamo i due turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma – è stato registrato come il primo caso in Italia di persona positiva al COVID-19. Una delle poche buone notizie di quest’oggi ha lui come protagonista principale.

Il 38enne, da lunedì, è passato dalla terapia intensiva a quella subintensiva. L’OK dei medici è arrivato dopo che l’uomo ha iniziato a respirare in maniera autonoma. Il peggio è alle spalle ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia adesso. Quel che è certo, quel che è un dato oggettivo, è che le condizioni del manager dell’Unilever sono in miglioramento.

La storia di Mattia è a suo modo singolare: il futuro padre (sua moglie partorirà tra pochi giorni) si è presentato all’ospedale di Codogno nel pomeriggio del 18 febbraio, senza però presentare i sintomi che potevano farlo risultare come caso sospetto. Due giorni dopo le sue condizioni si sono aggravate, tanto da rendere necessario l’utilizzo di un rianimatore.