Coronavirus, buone notizie dalla regione Campania

Da un ospedale molto famoso di Napoli giungono notizie confortanti circa i miglioramenti di due pazienti gravemente malati in seguito al contagio del COVID-19.

Coronavirus, buone notizie dalla regione Campania

La somministrazione dell’antinfiammatorio Tocilizumab a due pazienti in gravi condizioni in una struttura ospedaliera di Napoli sta sortendo gli effetti sperati. Tale medicinale, utilizzato solitamente per la cura dell’artrite reumatoide, è stato sperimentato su due persone che si erano presentate in ospedale in una condizione davvero disperata, uno stadio molto avanzato della polmonite.

Se l’istituto nazionale Pascale di Napoli sta utilizzando il Tocilizumab, allo Spallanzani di Roma si sta virando verso l’utilizzo di altri due farmaci molto forti: Lopinavir e Remdesivir. Il primo utilizzato per le persone affette da HIV mentre per quanto riguarda il secondo è stato somministrato per la cura dell’Ebola. Anche questi medicinali stanno aiutando le persone affette da coronavirus.

Purtroppo la situazione nel resto del mondo non è delle migliori. Nonostante in Cina la situazione sembri essersi ristabilita e pian piano vada sotto controllo, in altri Paesi i numeri sono davvero critici. Basti pensare all’Iran che, forte del fatto che forse non aveva i mezzi adatti, si è ritrovato con più di 5.000 morti in seguito al contagio da coronavirus. Numeri davvero allarmanti che non hanno risparmiato gli Stati Uniti ed altri luoghi del continente americano.

C’è chi dice no

Nonostante in Campania sembri far effetto il medicinale Tocilizumab, ci sono stati negli ultimi giorni tanti treni provenienti dal nord dell’Italia con persone intente a raggiungere le proprie famiglie al Sud. Queste decisioni sono state molto criticate dai governatori di alcune regioni italiane ma anche da persone che, sui social network, hanno evidenziato l’egoismo di persone che potrebbero essere portatrici del virus in zone non colpite in maniera imponente.

Come se non bastasse, altri giornali hanno fatto leva su situazioni davvero paradossali come in alcuni locali in Piemonte, in centri commerciali al sud, dove le persone non avrebbero fatto altro che accalcarsi senza rispettare le norme di sicurezza previste dal governo.

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