Processati a Tehran per aver ballato sulle note di “Happy”

Sei giovani ragazzi di Tehran avevano postato su YouTube un video che li vedeva ballare sulle note del tormentone "Happy" di Pharrell Williams. I giovani, rintracciati, interrogati ed arrestati, sono ora sotto processo per aver "ferito la castità pubblica"

Processati a Tehran per aver ballato sulle note di “Happy”

Processati in questi giorni a Tehran sei giovani iraniani, accusati di aver “ferito la castità pubblica” dopo aver postato un video su YouTube che li riprendeva mentre ballavano sulle note del tormentone di Pharrell Williams, “Happy”.

Amnesty International, nella figura di Champa Patel, ha ufficialmente condannato il processo, commentando: “Arrestare le persone per aver ballato in un video su una canzone chiamata ‘Happy’ vuol dire portare le cose ad un nuovo livello di macabra ironia, anche per le rigide autorità iraniane. L’Iran sta già calpestando tutte le libertà di espressione, bandendo l’uso di antenne satellitari, filtrando i contenuti internet ed imprigionando giornalisti, artisti e registi. Le autorità dovrebbero smettere di perseguire queste persone e far cadere questo assurdo caso contro di loro“.

I sei amici, tre ragazzi e tre ragazze, sono stati arrestati a maggio dopo che la polizia ha trovato offensivo il video, che riprende i ragazzi ballare per le strade ed i tetti di Tehran. La descrizione del video postata su YouTube diceva: “Abbiamo fatto questo video, come fan di Pharrell Williams, in otto ore con un iPhone 5S. ‘Happy’ è stata una scusa per essere felici, ci siamo divertiti ogni secondo in cui lo abbiamo realizzato. Speriamo che vi faccia sorridere“.

Pharrell Williams ha protestato su Facebook per l’arresto dei ragazzi, scrivendo: “E’ oltremodo triste che questi ragazzi siano stati arrestati solo perché provavano a diffondere un po’ di felicità“.

Il video, intitolato “Happy in Tehran”, non è dissimile dalle altre migliaia di video che la canzone ha ispirato in ogni parte del mondo, con persone che ballano felici sulle note del pezzo di Williams. Dopo che il video in questione ha raggiunto le 200.000 visite, grazie anche alla pubblicità da parte di notiziari e siti occidentali, le autorità hanno rintracciato i protagonisti, li hanno interrogati e poi arrestati.

Dopo che una clip volgare che ferisce la castità pubblica è stata rilasciata nel cyberspazio, la polizia ha deciso di identificare le persone coinvolte con la creazione della suddetta clip“, ha commentato il capo della polizia di Tehran Hossein Sajedinia.

Il processo arriva in uno strano momento, dato che lo stesso presidente dell’Iran Hassan Rouhani ha appena supportato pubblicamente l’abbassamento della soglia di censura del governo su internet. “Dobbiamo vedere internet come una possibilità, e riconoscere il diritto dei nostri cittadini di connettersi al World Wide Web”. Rouhani ha anche parlato a favore dei sei ragazzi incriminati, dicendo: “La felicità è un diritto della nostra gente. Non dovremmo essere così duri sui comportamenti causati dalla gioia“.

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